06-12-2018

La cucina italiana secondo Ducasse

A Parigi splende la novità della Cucina Mutualité, una trattoria guidata da Matteo Lorenzini. Il suo risotto è da 10 e lode

La Masion de la Mutualité è una realtà estremamente seria di Parigi, un teatro nel quinto arrondissement in primo luogo, che accompagna la vita dei parigini da quando venne eretta nel 1930, un riferimento per la Francia con il cuore che batte a sinistra. Tra molti alti e alcuni bassi, ha riaperto tutta ristrutturata nel 2012, un gran bel posto per organizzare eventi a 360 gradi.

Matteo Lorenzini, dalla Toscana a Parigi nel segno di Alain Ducasse

Matteo Lorenzini, dalla Toscana a Parigi nel segno di Alain Ducasse

Al piano terra ecco dal 24 settembre la Cucina Mutualité nel segno di Alain Ducasse e del suo modo di vedere la cucina italiana, molto goloso. Aperta a fine settembre al posto di un locale che, ironia della sorte, era un inno al territorio parigino, è un caso non comune di insegna verde bianca e rossa all’estero da raccomandare a noi italiani. Non capita sempre e ovunque, però è vero che le eccezioni crescono di numero e arriverà il momento da non considerarle più tali.

Lì al 20 Rue Saint-Victor, ecco Matteo Lorenzini, 33 anni appena ma tanto mestiere virtuoso alle spalle, ex di due splendidi progetti in Toscana, alle Tre Lune a Calenzano (Firenze) prima e al Se.Sto On Arno a Firenze poi, arenatisi troppo presto per dare loro un senso compiuto. Ducasse lo ha voluto con sé in riva alla Senna ben sapendo che Matteo conosce l’intero alfabeto di un cuoco avendolo imparato nei sei anni trascorsi al Louis XV a Monte Carlo, da Ducasse stesso.

Questo essere in equilibrio tra Toscana e Francia, fa sì che Matteo da noi appariva uno chef di ispirazione e mano transalpine, per diventare un paladino italiano approdato a Parigi. Il posto ricalca l’immagine dell’osteria e della convivialità italiane, con un grande bancone centrale e i tavoli attorno, appoggiati alle pareti. Soffitti alti e molta simpatica informalità.

A curare la sala Alessio Impagliazzo, già a Nizza e con esperienze a Dubai. Sorride e corre, guai se il cliente pensa di essere stato abbandonato, scordato. E così ecco arrivare celermente in tavola pizzette piuttosto che idee di salumeria italiana. Quindi antipasti da ogni dove, dal vitello tonnato alla caponata (mi viene l’orticaria a leggere “caponatina”, perché ina?), dall’insalata di fagioli, tonno e cipolle di Tropea (guai usarne altre…) al polpo e patate.

La mano felice di Lorenzini esce con i primi. Non che i secondi siano banditi ma non ci sono arrivato a orata al forno o spigola arrosto, alla cotoletta orecchio di elefante piuttosto che la Fiorentina, un poker molto classico per rappresentarci.  Alla Cucina ho gustato uno dei migliori risotti della mia vita, nero di seppia e astice, cremoso e profumato, servito in una casseruola con il manico disegnata da Ducasse stesso, perfetta per pasta o riso, ma anche uno spezzatino. Il cameriere ne mette al centro una e i commensali si servono come fossero a casa loro. Il limite così non è dato dalla classica porzione già bell’e pronta nella fondina, che se hai fame e la pietanza è ottima finisce regolarmente troppo presto, ma dalla pentola, sempre ben più capace e generosa a livello di bis. Ottimo risotto e ottimi paccheri al guanciale di manzo da inno di Mameli. Stesso servizio.

Il mio sogno? Che Lorenzini riesca a convincere Ducasse a dargli carta bianca anche per alcuni dettagli tipo la “focaccia” di Recco, che in Liguria non considererebbero tale perché più vicina a una piadina, oppure il chiamare il menù per la pausa pranzo O Sole Mio. Giusto dei nei, chi non ne ha?

CUCINA MUTUALITE’
20 rue Saint Victor
75005 Parigi
+33.1.44315454
cucina-mutualite.com
Chiusura: mai, aperto pranzo e cena sette giorni su sette.
Prezzi medi: antipasti 20 euro; primi 16; pesce 25 e carne 28; dolci 8


Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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