24-03-2021

Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009: una freschezza aromatica e grande vivacità

L'anteprima della Cuvée dedicata a Dom Thierry Ruinart celebrata con uno speciale Champagne Breakfast. Eugenio Boer ha accompagnato la presentazione con le sue creazioni

La pandemia non ha impedito alla Maison Ruinart di organizzare via Zoom, in maniera impeccabile, l’anteprima del Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009. Una colazione intima, ricca di dettagli gourmand, che hanno permesso di evadere dalla realtà del presente e ci ha fatto viaggiare fino a Reims.

Il celebre chef de Cave Frédéric Panaïotis racconta: «Questo 2009 viene presentato dopo 50 anni dal primo millesimo di questa Cuvée, il 1959, un’annata mitologica, con acidità basse ,che lo rese un vero fuoriclasse. Bertrand Mure creò la prima Cuvée in onore di Dom Thierry Ruinart e ancora oggi il Dom Ruinart rappresenta la sintesi perfetta delle migliori annate, proprio quando lo Chardonnay raggiunge la sua pienezza e vivacità. Io mi ispiro sempre a questo millesimo, selezionando le uve migliori per mantenere lo stesso stile Ruinart. Lavoriamo su due zone: l’82% delle uve proviene dalla Côte des Blancs, mentre il restante 18% dal lato nord della Montagna di Reims».

Questo 2009 è il ventiseiesimo Dom Ruinart Blanc de Blancs, uno Champagne di uve 100% Chardonnay. Lunga sosta, quasi decennale, sui lieviti, imbottigliato tra marzo e aprile 2010 e sboccatura marzo 2018. La vendemmia del 2009 iniziò il 12 settembre e durò un paio di settimane.

Il ricordo di un’estate secca, con il 40% di precipitazioni in meno rispetto alla media del passato, non troppo calda, ha permesso una maturazione delle uve con un grande equilibrio aromatico, condizione ideale per lo Chardonnay. Uno Champagne che verrà commercializzato nel prossimo autunno.

Un naso che cattura per delicatezza e freschezza, con immediata frutta gialla e bianca, note floreali ben alternate da sfumature di miele, per poi virare a limoni canditi e zenzero. Al palato lascia posto un equilibrio fruttato dove emergono la pera, la pesca, armonizzate alla bianca florealità che dona a questa bollicina il fascino di un'abbinabilità gastronomica infinita. Interessanti le note fumé.

In verità il Ruinart Champagne Breakfast si è arricchito del talento culinario di Eugenio Boer, chef e patron del milanese Bu:r, che ha saputo accompagnare i calici di bollicine con Macaron al Parmigiano Reggiano, una Torta alle rose in versione salata con Culatello di Zibello e una mitica Focaccia integrale ripiena di mortadella al tartufo nero. Una quadratura del gusto dove l’umami primeggiava, per un’insolita colazione guidata da due chef, creatori di eccellenze liquide e solide.

Lo chef de Cave Frédéric Panaïotis, collegato da Reims, ha saputo narrare, nel suo perfetto italiano, questo millesimo, che viene dopo il 2007, ovvero il suo primo millesimo dall’insediamento nella Maison Ruinart. Inoltre ci ha confermato che questo Dom Ruinart 2009, probabilmente, si evolverà arricchendosi nei prossimi cinque anni.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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