Jorge Martín
Ostrica marinata con musetto di maiale e spinacidi Jordi Vilà
Carlo Mangio I Cerea, Portofino e Belmond: ma che trinomio perfetto al DaV Mare (con il nuovo menu)
Lorenzo Careggio, Alberto Fele e Marco Pandoli: ossia chef e due patron dell'EraGoffi a Torino, una nuova realtà davvero interessante
Quando il suggerimento per una nuova esperienza gastronomica viene da una persona affidabile e di valore, ci si sente più tranquilli. Ma c'è un rovescio della medaglia: crescono le aspettative, si cerca in agenda la prima data utile tra mille impegni, posponendo altre cose, e quindi un dubbio si fa strada: "Ma ne varrà davvero la pena?". Ne è valsa, eccome: EraGoffi è stata a nostro parere, quando l'anno stava quasi per chiudersi, una delle migliori scoperte di tutto il 2019.
EraGoffi è un nome che può non piacere (ossia: non ci piace granché, ma poco male). Però ha un merito oggettivo: richiama in estrema sintesi un passato, poi anche il presente, forse persino il futuro, giacché il progetto è strutturato e affascinante. "EraGoffi" perché si tratta di un ristorante tutto nuovo, sorto però dalle ceneri di un locale storico. Siamo a Torino, corso Casale, ossia ai piedi della collina e ai bordi del fiume Po, una carrellata di locali frequentati un tempo da pescatori che qui si facevano friggere il pesce (ma anche dagli amanti della cultura e della lirica, visto che il primo titolare era un tenore del Teatro Regio).
L'entrata del ristorante e quello della CantinettaGoffi, unico tavolo per una cena più intima
La brigata di EraGoffi. Lo chef è il primo a sinistra, al suo fianco seduto c'è il sous Enzo Barillà
Nato a Casablanca, classe 1983, Lorenzo Careggio cresce tra Torino e la Liguria in una famiglia in cui la cucina e la tavola sono la massima espressione di affetto e condivisione. I sapori e le tradizioni che impara a conoscere sono un misto tra le culture piemontese, francese e marocchina e questo segna profondamente non solo il suo palato, ma anche il suo modo di intendere gusti e commistioni. Dopo studi in Ingegneria del cinema e delle telecomunicazioni e altri in Scienze della comunicazione, comprende che la sua vera vocazione è un’altra e, all’età di 28 anni, decide di iniziare una formazione in ambito gastronomico. Frequenta l’Associazione Cuochi di Torino dove impara le basi della cucina e lavora in alcuni locali cittadini fino a quando decide di iscriversi all'Accademia Niko Romito. Questa esperienza sarà folgorante e segnerà profondamente il suo approccio con il mondo della cucina. Dopo sei mesi di percorso formativo alla scuola del tre stelle di Castel di Sangro (Aq) e periodi di lavoro nei suoi ristoranti di Roma e Milano, Lorenzo torna a Torino dove, per un anno, è sous chef di Marco Miglioli e Fabrizio Tesse al Ristorante Carignano.
Ci racconta lo chef: «Mi mancavano sei esami per laurearmi in entrambi i corsi che avevo scelto. Evidentemente, non era però quella la mia strada. Iniziai anche a studiare da cuoco. Una sera - era il 2015 - stavo guardando la televisione, c'era Caterina Ceraudo che parlava di Niko Romito e della sua scuola. Ebbi un'illuminazione: era ciò che volevo fare. Caterina non lo sa, ma mi ha cambiato la vita».
La sala
C'è anche un salottino per chiacchiere&aperitivo
Quattro menu degustazione: Carnivoro, Erbivoro, Onnivoro e Benessere (poi c'è anche l'Esploratore, di tutto un po' a discrezione dello chef. Oltre che nel ristorante gourmet, qui si può vivere l’esperienza culinaria nell’unico tavolo della CantinettaGoffi o, nella bella stagione, alla CasaGoffi, il bistrot che sorge sotto un pergolato con vista sul Po.
La nostra cena, negli scatti di Tanio Liotta.
Cannolo con spuma di cavolfiore alla vaniglia, maionese di latte di soia e nocciole
Tacos con tartare di agnello, crema di mascarpone alla menta
Ravanello marinato in aceto di lampone
Tonno di Saluzzo, ossia una gallina bianca di Saluzzo cucinata come fosse un tonno di coniglio, piatto tipico piemontese. Con misticanza di verdure cotte e crude, maionese di aneto, maionese di pollo, germogli
Risotto, finanziera, mele e aglio nero. Gran piatto, godurioso: la finanziera è di pollo (cuore, rognone, fegatini, creste), le mele in agrodolce, l'aglio nero in gel, infine una riduzione di pollo e Marsala
Fantastica l'Anguilla e radicchio: anguilla cotta alla brace, radicchio tardivo col suo estratto
Agnello, lenticchie in agro, crema di cavolo nero, cavolo nero in olio all'aglio
Gelatine allo Spritz
Panna cotta al tartufo bianco, riduzione di Arneis
Bunet, polvere di acciughe, caramello di peperoni
Castagna, panna e cioccolato: cioccolato, meringa, mousse di castagne con cuore di marmellata di castagne, crumble di castagne e cioccolato, funghetti canditi a freddo
Era Goffi corso Casale 117, Torino tel. +39 011 4273450 eragoffi.it aperto a cena dal martedì al sabato e la domenica a pranzo. Lunedì chiuso menu degustazione a 40, 50, 55 e 70 euro
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Aglio nero e piselli, il dessert ardito dalla nota vegetale che declina a pieno il gusto della cucina dello chef Lorenzo Careggio del ristorante EraGoffi di Torino che ha riaperto il 1 settembre con un nuovo menu, per deliziare Torino
I tre fondatori di EraGoffi e CasaGoffi
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera