A un anno di distanza dall’uscita in Inghilterra per Bloomsbury Publishing di Londra, Castelvecchi edita per l’Italia “Heston Blumenthal at home” (408 pagine, 47 euro), un elegante coffee-table book rilegato in brossura e tessuto con le ricette dello chef inglese del Fat Duck (5 stelle in tutto: 3 a Bray, una al Dinner di Londra e un'altra, freschissima, al pub Hinds Head ancora a Bray), sotto ritratto in felpa nella cucina di casa dalla fotografa Angela Moore.
A chi ha avuto la fortuna, durante una delle prime edizioni di Identità Milano, quando ancora si teneva al palazzo della Borsa, di assistere alla lezione tenuta da Blumenthal che, mostrando un suggestivo video di viaggio, spiegava alla platea la sua Oro, incenso e mirra - Reindeer ice cream; a chi è stato al desco del Fat Duck, o ancora a chi è solito sentire parlare di lui come pioniere della cucina molecolare, istiga subito curiosità un libro di ricette da fare a casa, e rivolte a un pubblico di appassionati, non certo di professionisti.

Il volume è suddiviso infatti in 13 capitoli (si comincia con i Brodi e le Zuppe, per arrivare, percorrendo tutte le portate, a Dolci e dessert e Biscotti, spuntini e bevande) preceduti da una corposa introduzione su L’essenza del sapore (breve dissertazione sui cinque gusti, i sensi e il rapporto – fondamentale per
Blumenthal – tra Cibo e cervello) e succeduti da una sezione su quegli strumenti speciali necessari in cucina (dal termometro con sonda digitale, al sifone, al rifrattometro) a chi si appresta a eseguire alcune (non tutte, per fortuna) delle ricette pubblicate.
L’ampia (ben 150) selezione delle ricette include soluzioni
basic (il brodo di manzo, il pesce bollito, il risotto, la sua carbonara o il toast al formaggio); diversi piatti tipicamente british come le
scotch eggs o il pollo arrosto o dell’amata Provenza (la zuppa di cipolle) , fino a diverse rielaborazioni di piatti oramai leggendari del Fat Duck come il Gazpacho di cavolo rosso, il Marmite consommé e la Tartara di capasanta con cioccolato bianco, fino al divertissement dei Lecca-lecca di carota o del Giardino commestibile con salsa
gribiche.
Ogni ricetta è preceduta da una nota personale dello chef, del perché ha scelto questa o quella ricetta, così come ogni capitolo è preceduto da alcune indicazioni pratiche di massima che rivelano il procedere “scientifico” del suo modo di cucinare. Se può stupire la brevità nell’elenco degli ingredienti, non bisogna lasciarsi ingannare: alcune preparazioni e cotture restano lunghissime, e la precisione nelle misure è sempre raccomandata, qui il
qb non viene contemplato!