L’avventura di Design&Food è diventata un libro. Un’opera ricca di contenuti, sia per la parte grafica e iconografica a cura dell’agenzia Cortez Elite, sia per i contenuti proposti dai due autori, gli architetti Matteo Moscatelli e Mario Redaelli. Un lavoro che si propone di analizzare l’esperienza gastronomica attraverso tre aspetti: quello del cibo, quello del prodotto e quello dell’interior design. Nella ristorazione attuale ci deve essere un dialogo tra tutte le componenti che possono garantire l’altissima qualità. A sua volta, il design si divide in tre sotto-settori: il design del cibo, il design con il cibo e il design per il cibo. Se il primo è campo quasi esclusivo dell’industria, il secondo e il terzo sono materia straordinaria da raccontare. E questo libro ne è una testimonianza.

Gualtiero Marchesi, Posate (Broggi 1818)

Gualtiero Marchesi, Seppia al nero

Massimiliano Alajmo, In.gredienti (Rosenthal Studio-Line 2007)
Design&Food ha una prima parte in cui vengono descritti e analizzati tutti i ristoranti più belli del mondo, l’idea dalla quale sono stati sviluppati, la funzione degli spazi che li compongono e il loro rapporto con l’ambiente esterno. Una parte importante è dedicata al design “per” il food, con il racconto di tutto quello che è stato creato negli anni per rendere ancora più esaltante un’esperienza al ristorante: posate, piatti, bicchieri. Un settore che ha ancora ulteriori margini di sviluppo, come ha spiegato in occasione della presentazione ufficiale all’Istituto Europeo del Design a Milano
Attila Veress, il giovane designer che collabora con
Davide Oldani nella realizzazione di supporti tecnologici che contribuiscono a rendere ancora più unica un’esperienza al
D’O di Cornaredo.

Attila Veress alla presentazione del libro, allo Ied
La parte legata al design “con” il food si basa sulle testimonianze di alcuni chef di altissimo livello, tutti legati al territorio lombardo:
Dario Guidi (
Antica Osteria Magenes di Barate di Gaggiano),
Stefano Binda (già stella Michelin con il
Dac à trà di Castello in Brianza),
Davide Caranchini (stella Michelin con il
Materia di Cernobbio),
Fabio Silva (
Derby Grill Monza),
Federico Beretta (
Feel a Como),
Giuseppe Cereda (
Cucina Cereda di Ponte San Pietro),
Mario Cornali (
Collina di Almenno San Bartolomeo).

Mario Cornali e Davide Caranchini

Stefano Binda e Federico Beretta
Ognuno di loro ha interpretato il tema anche con un po’ di autoironia, tre ricette legate alla tradizione, all’arte e alla materia prima. Un esercizio che ha divertito molto
Guidi, presente al lancio del libro: «Noi diamo per scontato che chi viene nei nostri ristoranti mangi bene. La mia vera sfida è quella di dare qualcosa in più, un’emozione vera».
Emozione vera è anche quella che si prova sfogliando il libro e osservando le foto che ritraggono
Pietro Civillini, pasticciere di Capriano di Briosco, stroncato da una tremenda malattia lo scorso 1° agosto, proprio quando il testo stava uscendo dalla tipografia.
Civillini, vero artista del cioccolato e collaboratore di
Ernst Knam per le sue performance televisive, nel libro coniuga gli stessi principi dei suoi colleghi ma applicandoli all’ambito della pasticceria.

Il pasticcere Pietro Civillini, venuto a mancare pochi mesi fa
Per ricordarne la figura, domenica scorsa è stata organizzata una seconda presentazione del libro, proprio a Capriano.
Un motivo in più per regalarsi questa opera e per sognare con i racconti che offre.

Gli autori: Matteo Moscatelli...
Design&Food, di Matteo Moscatelli e Mario Redaelli,
Cattaneo Editore, 35 euro
Dove si trova: online su www.ibs.it
e presso la libreria Trovalibro di viale Montenero 73 a Milano