28-05-2014

A cena coi maghi del suono

Cronaca di una sera a tavola da Daniel Canzian, con la grande musica dei ragazzi di Audio Di Vino

I protagonisti dell'ultima cena del ciclo di Ident

I protagonisti dell'ultima cena del ciclo di Identità Golose in posa a fine cena lunedì scorso da Daniel in via Castelfidardo 7 a Milano, telefono +39.02.63793837. Con il cuoco Daniel Canzian, terzo da sinistra, troviamo in abiti "civili" i ragazzi di Audio Di Vino di Imola, autori della colonna sonora della serata. Il prossimo appuntamento con le cene di Identità è fissato per lunedì 9 giugno con Antonella Ricci di Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica (Brindisi) in trasferta da Alice a Eataly Smeraldo

Lunedì sera scorso si è consumata una cena mai vista da Daniel e Chiara Canzian in via Castelfidardo a Milano. Anzi, mai sentita, visto che alla fine del pasto, accanto alla lista delle pietanze e quella dei vini, è arrivata anche la tracklist dei brani ascoltati, pietanza per pietanza. Li hanno messi uno in fila all’altro Andrea Bolognesi, Alessandro Costa e Marco Mazzotti, alias Audio Di Vino, tre amici di Imola che hanno fondato un’associazione culturale/enogastronomica allo scopo di dar valore a un aspetto che troppi ristoranti trascurano: il sottofondo musicale.

Il Galletto alla Marengo di Daniel, servito sulle note di "Sembianza de un rio" di David Dorantes

Il Galletto alla Marengo di Daniel, servito sulle note di "Sembianza de un rio" di David Dorantes

Che poi di semplice sottofondo non si è trattato. Diremmo invece una presenza decisiva e dominante per la riuscita della serata, tanto quanto i piatti studiati e proposti dal ragazzo di Conegliano, da qualche mese sgattaiolato fuori dall'ala di Gualtiero Marchesi e libero di esprimere tutto il suo talento con una cucina classicamente solida ma adeguata alle richieste della contemporaneità. È così che dai magici diffusori mono-membrana e da mirabolanti amplificatori a valvole assemblati da Andrea e posizionati in fondo alla sala, è partito subito “Splendido Splendente”, non in versione Donatella Rettore, ma siglata dalla voce portentosa di Petra Magoni. Accompagnava coerentemente una pallina di Gelato al parmigiano “dolce e un po’ salato”, ovvero una forma classica riempita da una sostanza insolita.

Daniel Canzian e la sua brigata all'impiatto. I vini della serata sono stati serviti da Berlucchi, Villa Sparina e Tenuta Montemagno con Acqua Panna e S.Pellegrino e caffè Lavazza

Daniel Canzian e la sua brigata all'impiatto. I vini della serata sono stati serviti da Berlucchi, Villa Sparina e Tenuta Montemagno con Acqua Panna e S.Pellegrino e caffè Lavazza

Pur prevalendo il jazz, la musica non si è arenata su un genere solo e questo è il merito che va riconosciuto ai ragazzi di Audio Di Vino, i quali a ogni evento – in 7 anni ne hanno già realizzati a decine e sempre in templi di grande cucina, popolare e d'autore - procedono sempre con una scelta musicale varia e mai casuale, previe sempre due chiacchiere approfondite con il cuoco di turno per far sì che ogni scelta sostenga, scorti o potenzi l’efficacia dell’altro, e viceversa.

Da sinistra, Alessandro Costa, Marco Mazzotti e Andrea Bolognesi, un brindisi Audio Di Vino

Da sinistra, Alessandro Costa, Marco Mazzotti e Andrea Bolognesi, un brindisi Audio Di Vino

Lunedì gli Scampi con spezie e anguria hanno trovato un degno contraltare in “Summertime”, la celebre ninnananna di Gershwin qui scelta nella versione insolitamente soft di Herbie Hancock. Il fantastico Minestrone di verdure versione estiva ha ricevuto invece tutto un grande conforto tra le braccia del “Valzer per un amore” di De Andrè, interpretato da Vinicio Capossela. Mentre il Galletto alla Marengo è arrivato sulle note di “Sembianza de un rio” di David Dorantes, e la Grattachecca di mandorle e frutti rossi con sorbetto al basilico, su quelle di “Fase Lunare” di Alessandro Ducoli, «uno dei tantissimi grandi talenti italiani che rimangono nell’ombra», precisavano i ragazzi, mai stanchi di cercare nomi e di capire con quali diavolerie acustiche amplificarne i talenti.

Una bella serata, dunque, che diventava sempre più elettrica man mano che si procedeva, con la naturale diffidenza dei primi momenti che si offuscava via via. Tanto che, al momento della piccola pasticceria, sulle note di “Johnny & Mary – Spirit of Django" di Martin Taylor, tanti non avevano gran voglia di guadagnare l'uscio. Avrebbero volentieri ricominciato da capo.


Le nostre cene

Le cene concertate da Identità Golose in Italia e nel mondo, raccontate da chi c'era

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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