31-05-2016
La quinta edizione della manifestazione Cibo Nostrum si è tenuta dal 22 al 24 maggio tra Zafferana Etnea e Taormina
Il mare della Sicilia, un miracolo che si contempla nel tempo di uno sguardo. Sotto quella superficie cristallina, appena increspata dal vento buono della Trinacria, si nasconde un tesoro: il pesce azzurro. Lo sa bene Seby Sorbello, chef patron del ristorante Parco dei Principi, titolare con la sua famiglia dell’Esperia Palace Hotel di Zafferana Etnea e ideatore di Cibo Nostrum, che quest’anno ha avuto come focus proprio il pesce azzurro. «Dopo le edizioni precedenti dedicate al Pomodoro di Pachino, al Pistacchio di Bronte e all’Arancia Rossa era d’obbligo parlare dei nostri mari. Cibo Nostrum si rivolge all’Italia intera e proprio per questo non può non prendere in considerazione un tema così importante» spiega Sorbello. Per chi è cresciuto in località marinare e costiere, la portata culturale di un certo tipo di alimentazione, che vede il pescato come una delle basi della piramide alimentare, è evidente. A tal proposito, Seby continua: «Oggi si parla sempre di più di pesce azzurro. Tutti si concentrano sul fatto che sia ricco di Omega 3, ma io vorrei partire da un altro presupposto: il pesce azzurro è prima di tutto buono».
L'ideatore di Cibo Nostrum, e presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, Seby Sorbello
Una dimostrazione in piazza
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1990, varesina, dopo la laurea in Linguaggi dei media ha frequentato il master in giornalismo dell’Università Cattolica. Ama cucinare, mangiare e scrivere di gastronomia