13-09-2021
Le bevande ferementate di Kruda BoissonBio, un giardino in bottiglia, nei giardini del Mirazur: Mauro Colagreco sarà uno dei protagonisti del programma di Identità Milano 2021: salirà sul palco dell'Auditorium alle 13.00 di domenica 26 settembre
«Una delle cose di cui si è maggiormente sentita la mancanza durante il primo confinamento è stata la possibilità di stare all’aria aperta, in mezzo al verde. Avere o non avere un giardino ha fatto la differenza. Ecco, noi il giardino lo abbiamo messo dentro a una bottiglia». Ci presenta così il suo progetto di bevande fermentate Laura Colagreco, sorella di Mauro Colagreco e imprenditrice dallo scorso febbraio, da quando cioè ha registrato il suo marchio Kruda BoissonBio con il quale produce e distribuisce, in Francia e in Italia, kombucha e kefir artigianali.
Laura Colagreco è anche la responsabile della parte editoriale di Mirazur. Anche indossando i panni dell'imprenditrice, non dimette la sua vena poetica
Tempo che le ha permesso di approfondire questa sua passione per kefir e kombucha, e di sperimentare, testare, esplorare il mondo dei lieviti e dei batteri, affiancata da una delle sommelier del Mirazur, Marina Wilkis che ha portato in dote al progetto tutta l’esperienza maturata lavorando con Virgilio Martinez, che di fermentazioni e bevande fermentate fa ampio uso.
Le belle etichette di Kruda BoissonBio
Sul retro dell'etichetta, si dettagliano, tra gli ingredienti, tè biologico, zucchero di canna, acqua delle Alpi Marittime, erbe e spezie naturali, coltura di kombucha e 'beaucoup de amor', molto amore
È stato poi l’interesse dimostrato da diversi operatori a spingere Laura a crearne un marchio, registrarlo e iniziare a vendere le sue bevande imbottigliate. Ma in realtà, ci ha raccontato, la sperimentazione sul mondo delle kombucha e dei kefir non è nata, in principio, come un progetto imprenditoriale: «Non sono partita con la idea di farne un marchio, imbottigliarle e venderle: l’identità di Kruda è cresciuta e si è concretizzata strada facendo».
Kefir
Un breve ripasso di cosa parliamo quando parliamo di kefir e kombucha: entrambe sono bevande fermentate, e con una tradizione millenaria. La prima originaria dell’Oriente, principalmente a base di tè: prenderebbe il nome dal medico coreano Kombu che curò l’imperatore Giapponese Inkyo con una bevanda a base di tè fermentato; l’imperatore guarì (da una brutta gastrite, pare) e divenne un grande fan del Kombu - cha, del tè del signor Kombu. La fermentazione viene avviata aggiungendo al tè zuccherato la madre o scoby (symbiotic colony of bacteria and yeast): una colonia simbiotica di batteri e lieviti.
Foglie di fico essiccate per la preparazione della kombucha al fico
Entrambe le bevande sono ricche di vitamine e sali minerali e apportano diversi benefici all’organismo, in particolare alla flora batteria intestinale, rafforzando le difese immunitarie. Piacevolissime al palato, il kefir presenta un profilo decisamente più acido, mentre condivide una leggerissima frizzantezza con la kombucha, che può contenere una minima percentuale (1-2%) di alcol, prodotta appunto dalla fermentazione.
Kombucha scoby hotel
Cosa vuol dire SCOBY: symbiotic colony of bacteria and yeast. Ha le apparenze di una ciambella gelatinosa e assume la forma del contenitore in cui viene messa
Le silverskin di caffe utilizzate per la produzione della kombucha al caffè
Blend made to measure Coffeel per Mauro Colagreco
Confronti, dialoghi e sinergie, come si vede, che hanno fatto - e fanno - fermentare il progetto di Laura Colagreco non meno dei lieviti e dei batteri contenuti nelle sue bevande.
Dalla proposta di abbinamenti non alcolici di Mirazur: Kombucha al tè nero di Kruda, zenzero, sciroppo di pesca. Delizioso e rinfrescante
In pratica, l’idea alla base di tutto il Colagreco-pensiero: il modo in cui vengono prodotti gli alimenti è la chiave di tutto.
Per acquistare le bevande di Kruda in Italia: Coffeel, Ventimiglia (Imperia) Opera Bao Ramen Bar, Porto San Giorgio (Fermo) Ristorante Retroscena, Porto San Giorgio (Fermo) Spiaggetta dei Balzi Rossi, Grimaldi (Imperia) Info: kruda.info@gmail.com
di
nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole) e tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi) per tre anni dall’Argentina dove è tornata da poco, dopo aver vissuto tra Cile, Guatemala e Sicilia. Da Buenos Aires collabora con Identità Golose e 7Canibales
Alessandro Di Tizio in una foto scattata da Yamil Sfeir
Il panorama al tramonto dal ristorante Ceto, The Maybourne Riviera a Roquebrune-Cap-Martin