30-05-2013

Girotonno, sfida all'ultima pinna

Da oggi Carloforte ospita una gara che celebra il tonno, col turismo la grande ricchezza dell'isola

L’aeroporto di arrivo è quello di Elmas a Cagliari, la provincia quella di Carbonia-Iglesias quindi la Regione non può che essere la Sardegna. Solo che gli oltre seimila residenti dell’unico centro abitato dell’isola di San Pietro, Carloforte, non si sentono affatto tali. San Pietro, poco al largo della costa sud-occidentale, ti fulmina fin dall’arrivo perché vi si parla il pegliese, il dialetto di Genova Pegli, di una località del capoluogo ligure che i loro avi si lasciarono alle spalle nel 1542 per colonizzare Tabarka, al largo della Tunisia, e nel 1738 questa realtà prima di loro disabitata. Cercavano tregua dai guai con le autorità tunisine e algerine, nonché nuova linfa per la raccolta e il commercio del corallo.

Quasi tre secoli dopo, la ricchezza è il tonno e il turismo. Qui, tra Portoscuso sul lato sardo e Carloforte su quello tabarchino, è in attività l’ultima tonnara del Mediterraneo e il Girotonno, evento in programma da oggi a domenica, ne è la testimonianza diretta.

Senza parole

Senza parole

Confronto e festa decennale, torna a essere organizzato dalla stessa agenzia, la Feedback di Palermo, che lo aveva ideato e lanciato, la stessa che a San Vito Lo Capo in provincia di Trapani organizza da quasi vent’anni il Cous Cous Fest, un’altra manifestazione che trae linfa vitale dalla storia locale.

Come a San Vito, i cuochi sono in gara come nazione. Da stasera entreranno in sala al suono del loro inno nazionale con tanto di bandiera. Sei in gara, tre eliminatorie e una finale a tre sabato. Con una avvertenza: la giuria tecnica, che ho l’onore di presiedere, giudica i piatti una sola volta, nelle semifinali; quella popolare al contrario, esattamente come a San Vito, cento persone che cambiano a ogni tornata, si esprimerà anche dopodomani. E come nelle due ultime edizioni sanvitesi, il vincitore assoluto potrebbe benissimo essere stato eliminato dagli appassionati, più portati a applaudire i piatti rassicuranti e pieni rispetto a quelli più pensati e curati.

In gara l'Argentina con gli chef Emiliano Lopez e Antonio Martucci della Buca di Ripetta a Roma (dove impera la tradizione romana) con la ricetta di tonno asado. La Francia con Alain Cirelli e Fabrizio Cosso. Cirelli ha a Parigi una signora scuola di cucina dove promuove anche la cucina italiana e a Carloforte presenterà una ricetta di tonno fresco in pasta fillo con credo, pinoli e pistacchi. Quindi il Giappone con Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari e il tonno "To.Ka.Mi", una preparazione pensata e perfezionata dallo chef del ristorante Iyo a Milano, uno dei pochi dove la cultura giapponese della cucina viene rispettatta, esaltata (per primo dalla proprietà, cinese). E’ ormai italiano, pugliese-brindisino, anche il rappresentante di Mauritius, Vinod Sookar che sarà accompagnato da Tiziano Mita per realizzare la ricetta "Diversamente tonno". Vinod è il solo a vantare una stella Michelin grazie al Fornello da Ricci a Ceglie Messapica, stelal che divide con la moglie, Antonella Ricci. In corsa anche la Spagna con Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina del ristorante Ramses, loro una ventresca di tonno con spuma di peperoncini, pesto di rucola e aglio nero. Questi gli accoppiamenti: stasera Mauritius-Spagna e domani prima Italia-Argentina e poi Francia-Giappone.

L'Italia in gara all'edizione 2013 del Girotonno a Carloforte in Sardegna. Le foto di questo articolo sono di A.Saba

L'Italia in gara all'edizione 2013 del Girotonno a Carloforte in Sardegna. Le foto di questo articolo sono di A.Saba

Due chef sardi (ma non carlofortini o tabarchini che dir si voglia) in gara infine per l'Italia: Roberto Flore da Seneghe, una piccola comunità sul Montiferru, e Pierluigi Fais, chef del ristorante Il Duomo di Oristano. Proporranno la ricetta Dal Montiferru a Carloforte.

Come me in giuria Francesca Angeleri de La Stampa, Giorgia Cannarella di Dissapore, Lydia Capasso di Gastronomiamediterranea.com, l'americana Mei Chin di Saveur.com, Mimmo Di Marzio del Giornale, l'inglese Ryan King di Fine Dining Lovers, Daniele Miccione della Gazzetta dello sport, Roberto Perrone del Corriere della sera e Sara Porro della Repubblica.

Sono il primo a sapere che siamo dieci persone invidiatissime, arcicontente dell’incarico ricevuto. Per il cibo e per la spettacolarità dell’isola di San Pietro, una formidabile meta per l’estate.


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Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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