09-03-2017
Il dibattito sulla sala voluto da Cantine Ferrari a Identità Milano ha visto tra i propri protagonisti Massimo Bottura
Discorsi sull'Arte dell'ospitalità. Sul punto Identità Golose e Cantine Ferrari hanno scommesso parecchio, moltiplicando le voci nell'auspicio che il messaggio sul ruolo della sala arrivi chiaro forte e lontano. Il più possibile. «Una grande sala salva un piatto modesto, un grande piatto può essere rovinato da una sala modesta»: parola di Massimo Bottura, chiamato a dire la sua sul palco dell'auditorium in qualità di vincitore della scorsa edizione di The World's 50 Best Restaurants, e che è intervenuto insieme a Umberto Bombana, vincitore del premio alla carriera per l’Asia 2017, Soren Ledet, direttore e comproprietario di Geranium di Copenhagen, Marco Reitano, sommelier de La Pergola di Roma nonché presidente dell’associazione Noi di Sala, e Maurizio Saccani, direttore operations di Rocco Forte Hotels. L'onore dell'accoglienza, nel caso di specie, è toccato a Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari, a William Drew, group editor di The World's 50 Best Restaurants, e naturalmente al padrone di casa del congresso, Paolo Marchi.
Da sinistra Maurizio Saccani, direttore operations di Rocco Forte Hotels, Marco Reitano, sommelier de La Pergola di Roma nonché presidente dell’associazione Noi di Sala, Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari, Paolo Marchi, William Drew, group editor di The World's 50 Best Restaurants, Massimo Bottura, Umberto Bombana, vincitore del premio alla carriera per l’Asia 2017, Soren Ledet, direttore e comproprietario di Geranium di Copenhagen
L'intervento di Matteo Lunelli. Leggi il suo pensiero qui: Parla Matteo Lunelli sulla nuova partnership con Identità. Obiettivo: valorizzare la sala
Maurizio Saccani ha lanciato un'allerta: «Siamo di fronte a una grande rivoluzione, stessa portata di quella che ha messo al centro dell'hotellerie il cliente agli inizi del '900. Con una differenza. Oggi l'ospite è enormemente più informato. Non cerca solo la commodity, cerca un'esperienza, vuole conoscere la cultura del luogo. L'interazione è richiesta dunque a tutti i livelli e la prima alla quale chiede è la cameriera ai piani».
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Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa
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