Quando anche citi certo persone o cose, ti scordi sempre qualcuno o qualcosa, il fatidico centunesimo che si offende, anche giustamente, e così va sovente a finire che si resta sul generico. A ripensare a Identità in trasferta prima a Chicago e poi a New York, la lista è lunga e supera il periodo temporale ufficiale, l’1 e 2 ottobre nella Città del Vento, dal 4 al 6 a Manhattan. Grazie a un grande serata di pizza nel segno di Franco Pepe nel nuovo store della famiglia Farinetti e dei fratelli Saper, di Mario Batali e di Lidia e Joe Bastianich a Downtown proprio dove sorgevano le Torri Gemelle abbattute l’11 settembre 2001, ho potuto allungare la trasferta di 24 ore.
Sabato scorso mi sono così ritrovato per una volta ancora da Eataly Flatiron, un gelato, un caffè, un momento di relax e chi entra come uno qualsiasi? Magnus Nilsson, chef svedese del Faviken, insegna a ridosso del circolo polare artico. Sorpresa, non me lo aspettavo, esattamente come il peruviano Virgilio Martinez due giorni prima: «Ciao Magnus, sei qui per presentare il tuo nuovo libro? No, in vacanza». Ecco, se uno svedese in relax con il suo amore, in una città

I protagonisti del pranzo da Eataly Chicago. Da sinistra, si riconoscolo Federico Kauss, Alessandro Pesci, Michael Tusk, Giancarlo Perbellini, Lidia Bastianich, Carlo Cracco
immensa e stregante come New York, si sente di passare per
Eataly, vuole solo dire che l’Italia della qualità agroalimentare incarnata anche da Eataly è vincente, un esempio per tutti, non solo per noi italiani.
Tra Chicago e New York tante e tante cartoline felici a iniziare da una sorprendente Sarah Grueneberg sulla pasta che da nemmeno un anno ha aperto a Chicago il primo posto tutto suo, il Monteverde. I due straordinari piatti firmati da Michael Tusk, in dimostrazione e al pranzo di domenica 2 ottobre, a fare da contraltare alla qualità sempre al top di Carlo Cracco e Giancarlo Perbellini. La carica infinita di Lidia Bastianich, presente ovunque e mai un momento di stanchezza, perfetta nel duettare in lezione assieme con un Franco Pepe emozionatissimo nel portare le sue pizze oltreoceano. E gli occhi luccicanti di Matthew Kenney, chef vegano e crudista, ma pronto ad abbracciare il fuoco per aprire la sua pizzeria a Manhattan, abbinando in carta le sue squisitezze fredde,

Cinque le lezioni (e dieci i protagonisti) tra Chicago e New York: aule sempre gremite
le sue pizze senza ingredienti di origine animale – intendere soprattutto la mozzarella – e una carta dei vini che non ti attendi.
Identità, quale che sia il contesto nel quale si esprime, cerca sempre di evidenziare il meglio e il nuovo, di evitare scelte facili che rischiamo facilmente di scivolare nel banale. E quanta attenzione anche da parte dei relatori nell’assecondare le domande, nel spiegare il perché di un certo tocco in più o in meno, nelle lezioni e nella cena conclusiva giovedì 6, che un Franco Pepe ha bissato assieme con Riccardo Orfino all’Osteria della Pace a Eataly Downtown venerdì. Siamo passati da un incredibile Dine Around per i ristorantini del primo Eataly a Madison Square Park a una cena battezzata Pizza Takeover, celebrating the flavors of Campania, presento l’ex ministro delle risorse agricole, Alfonso Pecoraro Scanio, che ora si batte perché la pizza napoletana ottenga il riconoscimento Unesco.

La Bomba alla Crema di Niko Romito, ultimo piatto della cena Dine Around venerdì 6 ottobre a Eataly Flatiron
La cena itinerante ha sprigionato tante energie e seminato molte idee. Sei chef e sei tappe in sei ristorantini diversi per sei gruppi di 50 persone ognuno, totale 300. Il via alle 17.30, l’ultimo atto a mezzanotte passata da mezzora. Subito
Kenney e il suo universo vegano; quindi
Massimo Bottura e le Lenticchie più buone del caviale; mentre le
Sensazioni di Costiera di
Franco Pepe hanno anticipato le Conchiglie Nere di
Fortunato Nicotra. Dal ristorante della pasta rotta su
Manzo, quello della carne, per il brisket, il petto di manzo di
Alex Atala, sempre affascinante nell’evocare il mondo amazzonico. Infine il dessert, la
Bomba alla crema grazie al quale
Niko Romito ha conquistato il cuore di tutti.
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Talent e mentorship, la tavola rotonda di S.Pellegrino
La lezione di Niko Romito e Matthew Kenney
La lezione di Massimo Bottura e Alex Atala
Un mattino a Eataly Downtown
La lezione di Franco Pepe e Lidia Bastianich
La lezione di Carlo Cracco e Michael Tusk
La lezione di Giancarlo Perbellini e Sarah Grueneberg