30-05-2013

Cracco raddoppia con Palazzo Parigi

L'annuncio nel sito del nuovo hotel lusso di Milano. In cucina Diego Giglio, ai vini Ghiringhelli

Il Palazzo Parigi, splendido hotel lusso in costru

Il Palazzo Parigi, splendido hotel lusso in costruzione a Milano, in via Fatebenefratelli angolo corso di Porta Nuova, ha annunciato, con una riga nella home page del suo sito, che Carlo Cracco curerà la ristorazione al suo interno. Lo chef non lascerà però il suo ristorante in via Victor Hugo, sempre a Milano

Chi da diversi mesi passa in via Fatenebenefratelli a Milano, via trafficata – e a senso unico - tra piazza Cavour e Brera, avrà visto, subito dopo la Questura, la profonda ristrutturazione dell’enorme palazzo all’angolo con corso di Porta Nuova. Agli inizi non era ben chiara la destinazione, adesso non più: sarà un albergo 5 stelle lusso, con l’ingresso sul corso. Il nome? Sorprendente visto dove sorge, anche se suona bene: Palazzo Parigi. Dà un eco di internazionalità e di fascino frizzante a un gran bel progetto che sembra ispirarsi al George V di Parigi, architetto (anche) Pierre Yves Rochon, lo stesso coinvolto dalla proprietà milanese, Paola Giambelli, architetta a sua volta e a sua volta presente con la sua mano qui nel Palazzo Parigi.

L’apertura dopo l’estate anche se sperano di acchiappare settembre e non andare oltre. Saranno 98 tra camere e suites, presidenziale compresa, dal prezzo a quattro cifre, come ricordato (il numero totale) nella home page, avara di notizie a parte quella che sta più a cuore a un golosone. Le cucine saranno affidate a Mister Masterchef: “Carlo Cracco executive chef 2 stelle Michelin”, è scritto in piccolo ma non al punto da non riuscire a leggere.

Carlo Cracco a Identità Milano

Carlo Cracco a Identità Milano

Il vicentino non traslocherà da via Victor Hugo, tutt’altro. Lì c’è da inizio nuovo secolo, quando l’insegna recitava Cracco-Peck, e lì continuerà a stare, con Matteo Baronetto che firma la carta da un paio di anni ormai tale la simbiosi tra loro. Cracco raddoppia e chi si sposterà sarà un’altra sua ombra, Diego Giglio, così come sommelier sarà un milanese di pochi anni, 27, ma già di notevolissima esperienza, Matteo Ghiringhelli, già da Enrico Bernardo a Parigi.

Chi passa davanti al cantiere, sempre meno cantiere aperto in verità e sempre più teatro di limature e dettagli da sistemare, rimane impressionato da quello che riesce a distinguere della hall, alta come raramente (mai?) a Milano, con una scalinata che fa impressione, che il rendering nel sito ben ripropone. Poi a quelli che come me vivono a Milano, e non hanno bisogno di un hotel per la notte, il Palazzo Parigi interessa per come ci si mangerà. Cracco a più volti, mi immagino. Un investimento come questo non può prescindere da un minimo di una stella Michelin, ha un orizzonte di gloria ben diverso dal Cosmos Hotel Palace a Cinisello Balsamo, stessa proprietà ma a ridosso del passante autostradale tra l’autostrada per Torino e quella per Brescia.

La prima pagina del menù della serata che a metà maggio, a Noosa in Australia, ha visto tra i protagonisti anche Carlo Cracco

La prima pagina del menù della serata che a metà maggio, a Noosa in Australia, ha visto tra i protagonisti anche Carlo Cracco

Ho da eccepire solo su un’affermazione che leggo nella home page: “Posizionato nello storico quartiere di Brera”. Conosco da sempre questo spicchio di Milano, quasi 60 anni, e mai e poi mai mi passerebbe per la testa di affermare che via Fatebenefratelli angolo Porta Nuova sta a Brera. Era addirittura fuori dalla primissima area a traffico limitato di Milano che aveva per limite la Cerchia dei Navigli, quindi la porta di accesso a via Manzoni o la Via dei Giardini. Però anche le città crescono e la percezione che si ha di esse cambia con il cambiare di coloro che la vivono.

Cracco che quindi non è certo solo Masterchef, anzi. Che è Masterchef per essere un grande chef nella realtà, reduce ad esempio dall’Australia, dal Noosa Food & Wine Festival dove è stato invitato per la seconda volta. Noosa, un paradiso sulla costa dello stato del Queensland a nord di Brisbane. Lezioni, degustazioni e una cena che ha visto all’opera, nell’ordine di uscita dei piatti, Mauro Colagreco, Mark Best, Martin Benn, Cracco, sua la Zuppa di mandorle, gamberi rossi e infusione di sambuco, David Kinch, Ben Shewry, Andrew McConnell e Peter Doyle. E a settembre il Giappone, quindi Identità New York a inizio ottobre. E intanto il Palazzo Parigi cresce.


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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