23-09-2023
A fine servizio, al D'O di Davide Oldani il Bibendum Michelin prende possesso del pass tra sala e cucina
“Beato il popolo che non ha bisogno di eroi”, scrisse Bertold Brecht ed è facile fargli il verso affermando “beato anche il popolo che non ha bisogno di chef stellati”. Però è indubbio, purtroppo per noi italiani che non siamo riusciti a fare altrettanto, che non vi sia guida più efficace e diretta della Michelin. Non è sempre facile e immediato amarla, ma chi la minimizza e snobba è completamente fuori strada.
Prossimo appuntamento il 14 novembre in Franciacorta, per la presentazione dell’edizione numero 69 (la primissima data 1956 e
La Piazza della Chiesa di San Pietro all'Olmo, frazione di Cornaredo (Milano), sulla quale si affaccia il D'O di Davide Oldani
Gualtiero Marchesi, con Davide Oldani poco più che ventenne, durante una puntata di Ristorante Italia sui canali Rai
Davide Oldani e il “Condiglione”, una tradizione ligure che ricorda l'Insalata nizzarda, al D'O con fagiolini, tonno rosso in salagione, anacardi, olive taggiasche e, nella foto sotto, uno stregante pomodoro soufflé in accompagnamento
Davide Oldani: e l'omaggio al maestro Marchesi con il “Dripping”: calamaretti spillo, nero di seppia e riso Carnaroli mantecato
E’ come se la cucina, Oldani in testa e in scia a lui i suoi chef Alessandro Procopio e Wladimiro Nava, Filippo Amodeo ai dessert, così come Davide Novati cura la sala e Manuele Pirovano la cantina, avessero tolto il superfluo dentro e attorno al piatto, certi giochini simpatici ma che non aiutavano al piatto a esprimersi in maniera completa. Adesso sì, è tutto
Davide Oldani e la Coda di astice alla brace, aglione in giardiniera, patate allo zafferano e acetosella oxalis
Davide Oldani e il Piccione Miéral arrostito, in due servizi: qui la Zebrina in conserva, profumo di basilico e sesamo tostato...
E adesso, forte di due stelle e di una maturità lunga e duratura nel tempo, eccolo correre il campionato delle tre stelle. Lo sapremo solo il 14 novembre se sarà lui il grande festeggiato. Certo che la ristorazione italiana rischia di vedersi privata di ben due tristellati. Ora dodici in tutti:
Prove tecniche di Pandò per il Natale 2023 Enrico Crippa, Antonino Cannavacciuolo, Enrico Bartolini, Enrico e Bobo Cerea, Massimiliano Alajmo, Norbert Niederkofler, Massimo Bottura, Nadia e Giovanni Santini, Annie Feolde e Riccardo Monco, Mauro Uliassi, Niko Romito e Heinz Beck. Però quest’ultimo ha già annunciato che il 21 novembre la Pergola di Roma chiuderà per rinnovarsi e riaprire tutta nuova il 30 aprile 2024, quindi uscirà dalla Rossa 2024.
Prove tecniche di Pandò per il Natale 2023
Niederkofler invece ha cambiato quota, scendendo da San Cassiano in
Davide Oldani davanti la sede del primo D'O a San Pietro all'Olmo, frazione di Cornaredo (Milano). Il gran premio Michelin per lo chef milanese iniziò lì nel 2003
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi