28-05-2023
Alain Ducasse in posa davanti al pass del Comandante, il secondo da sinistra è Stéphane Petit, destinato a guidare il Ristorante Alain Ducasse a Roma, l'ultimo sulla destra Salvatore Bianco, executive dello stesso Comandante. Tutte le foto Paolo Marchi
Appuntamento a Roma tra meno di cinque mesi. Il secondo fine settimana di ottobre infatti, il 7 e 8 del mese, Alfredo Romeo inaugurerà la seconda gemma della sua collezione di gioielli 5 stelle lusso, dopo Napoli. E non si fermerà fino a quando non avrà calato un pokerissimo per fine 2025. Dopo il capoluogo campano e la capitale, Massa Lubrense, quindi pare Capri, poi punto interrogativo. Certo è invece che sia in via di Ripetta, vicino a piazza del Popolo, sia poco oltre Sorrento, la ristorazione verrà curata da Alain Ducasse che così, firmando il Ristorante Alain Ducasse, torna nel Paese che ama, se non di più, almeno tanto quanto la Francia: l’Italia.
Foto ricordo a fine conferenza al Romeo di Napoli. Da sinistra, Alain Ducasse, Stéphane Petit, Alfredo Romeo e Salvatore Bianco
Stéphane Petit, prossimo chef dell'hotel Romeo a Roma, ha proposto l'Asparago bianco di Bassano alla fiamma, molluschi e erbe marine
Triglia e mayo di mare, un piatto che porta la firma di Salvatore Bianco, chef del Comandante, il ristorante dell'hotel Romeo a Napoli Ducasse. Chi vive a simili livelli economici non ama perdere tempo, tutto e subito, capricci compresi. Ducasse! E sai a chi e cosa ci si riferisce.
Triglia e mayo di mare, un piatto che porta la firma di Salvatore Bianco, chef del Comandante, il ristorante dell'hotel Romeo a Napoli
E dire che il rapporto tra l’Italia e il francese sembrava si fosse interrotto quando nel 2016 lasciò l’Andana della famiglia Moretti a Castiglione della Pescaia nel Grossetano. Aveva condotto la Trattoria Toscana, la sua visione di una osteria in Maremma, una stella sì ma certo non un ristorante di lussuosa qualità. Non che non gli interessasse, ma perché immergersi in un Paese ostile, che ama e odia la cucina francese in egual misura? «Non
Fragole di Basilicata al naturale, condimento di limone nero, brina di latte di bufala, una nevicata inattesa a maggio grazie a Stéphane Petit
Il famigerato al dente che il mondo fatica a capire. E adesso? «Adesso mai dire mai». Rieccolo e con una ferma volontà di misurarsi con l’universo della pasta secca come ha anticipato Romeo leggendo un passaggio di Una vita di giusto e di passioni, a firma Ducasse per Solferino Libri: «Due anni fa, a Corleone, ho trovato una vecchissima
La più italiana chiusura di una serata a tutta gola: Spaghetti a mezzanotte. Ducasse ne va ghiotto. Foto Paolo Marchi
Ducasse però è un nostro cugino anomalo. Come diversi suoi connazionali, ci ama ma lui lo dimostra, non se lo tiene per sé tanto che a livello di cucina e di prodotto all’incontro di Napoli ha dimostrato di valorizzare il nostro patrimonio più di molti chef italiani. E da
Umberto Guiraudo e Alain Ducasse
Dettaglio importante: dopo una ventina d’anni a Monte Mario, tra la Pergola e il Cavalieri Waldorf Astoria, Umberto Giraudo prenderà le redini del Romeo Roma nel segno del francese. Le loro strade tornano a incrociarsi. Per l'italiano un ritorno al passato ma a un livello professionale superiore. Aveva infatti già lavorato per Ducasse negli anni Novanta per ben otto anni. Come hanno detto i diretti interessarti: il meglio più il meglio fa ancora meglio.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi