19-03-2019
Davide Rampello, siciliano, classe 1947. Professore universitario, consulente culturale e gestionale per istituzioni nazionali ed internazionali, ha iniziato la sua carriera in Rai negli anni Settanta. Condurrà con Federico Quaranta, sabato 23 marzo, in apertura di Identità Milano "Identità TV - 60 anni di alta qualità a tavola"
Sabato 23 marzo, dalle ore 10.30, la quindicesima edizione di Identità Milano avrà inizio con un focus particolare. Titolerà “Identità TV - 60 anni di alta qualità a tavola” e vedrà salire sul palco alcuni dei maggiori protagonisti del piccolo schermo, di ieri e di oggi, davanti e dietro le telecamere. Nella mattinata interverranno in Auditorium Antonino Cannavacciuolo e Dante Sollazzo; Antonella Clerici e Davide Oldani, Federico Fazzuoli e Giuseppe Bosin, Gioacchino Bonsignore, Clelia d’Onofrio ed Ernst Knam, Corrado Assenza e Isabella Potì. A tenere le fila del discorso, Federico Quaranta e Davide Rampello. Professore universitario, consulente culturale e gestionale per istituzioni nazionali ed internazionali, Davide Rampello è volto noto ai più per la rubrica “Paesi e Paesaggi” che oggi cura all’interno della trasmissione “Striscia La Notizia”, su Canale 5. Ma il titolatissimo professore – tra le tante cose, è stato docente di Teorie e tecniche della promozione d'immagine, presidente della Triennale di Milano per quasi un decennio, curatore del Padiglione Italiano all'Expo di Shanghai 2010 e del Padiglione Zero di Expo Milano 2015 - ha iniziato la sua carriera in Rai negli anni Settanta come ricercatore storico, autore, regista e direttore di programmi culturali. È con lui che ci orienteremo sulla storia della gastronomia nella televisione italiana. Il suo intervento sarà il primo della mattinata. Titolerà: “Tutto ebbe inizio lungo il Po”. A cosa allude? All'anno 1957. Era passato poco più di un decennio dalla fine della guerra. Il paese era pervaso da un fortissimo sentimento di risveglio. Fu in quell’anno che si gettarono le fondamenta per costruire il Grattacielo Pirelli e l’Autostrada del Sole che avrebbe attraversato il paese. Erano gli anni dell’attivismo dei grandi progettisti del cemento armato come Nervi, Zorzi, Morandi. Uno spirito di rinascita che riverberava anche sugli strumenti di comunicazione. La Rai era stata investita dal compito di costruire e formare la coscienza pubblica del paese. Anche gastronomica. Nasce su queste premesse “Viaggio lungo la Valle del Po: alla ricerca dei cibi genuini”.
Mario Soldati (1906-1999)
Possiamo parlare di alfabetizzazione anche gastronomica del paese? Certamente. Anche se, a livello popolare, la coscienza dell’unità d’Italia avevano già cominciando a farla 3 testi, uno dei quali di argomento gastronomico: Pinocchio, il Libro Cuore e l’Artusi, la pubblicazione che per prima mise in un unico corpo le ricette della tradizione regionale. Con la Rai vennero altre serie notevoli sul tema, come “A Tavola alle Sette”, con Luigi Veronelli e Ave Ninchi, una formidabile attrice che proveniva da una famiglia di attori. Anni di grandi sceneggiati e commedie, come il “Mulino del Po”, con Gastone Moschin. O “A come agricoltura”, programma in onda dal 1970 al 1981, che lavorava alla riformulazione e formazione del paese allo stesso modo di “Non è mai troppo tardi”, trasmissione che insegnava a leggere e scrivere del pedagogo maestro Manzi.
Davide Rampello in onda su Striscia La Notizia, trasmissione per cui cura la rubrica "Paesi e Paesaggi"
All'inaugurazione di Identità Golose Milano, nel settembre scorso
Con Massimo Bottura, alla presentazione del Refettorio Ambrosiano, anno 2014
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt