10-03-2018
Antonello Colonna a Identità di Pasta (foto Brambilla-Serrani)
«Il cibo è una religione? Viva allora la libertà di culto. Ma in alcune ricette la tradizione è un ingrediente fondamentale». Questo il pensiero che Antonello Colonna espresse otto anni fa, in occasione della sua prima presenza a Identità Milano. Un concetto che lo ha sempre accompagnato, anche quest’anno - sempre al congresso sul palco di Identità di Pasta - perché rappresenta tuttora un punto saldo nella sua attività di chef e di imprenditore. E lo ha guidato anche nel percorso dalla Porta Rossa di Labico alla Galleria Nazionale del Museo di Arte Moderna, dove ora gestisce diecimila coperti al mese, fino al resort di Labico, segno di un ritorno alle radici.
La galleria Alberto Sordi a Roma
Colonna chiacchiera con Riccardo Felicetti
Felicetti e lo spaghettone Il Valentino
Foto finale con staff ed Eleonora Cozzella, che ha presentato tutte le lezioni di Identità di Pasta
Il piatto presentato da Colonna
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
a cura di
figlia dei mitici anni '80, una passione per la scrittura nata in ufficio stampa e una per l'enogastronomia che c'è sempre stata. Esploratrice instancabile di ristoranti, piatti, abbinamenti e sapori, scrive di cibo come giornalista free-lance per il suo sito multiautore ilpelonelluovo.it e per alcune testate online, tra le quali iodonna.it