17-10-2020
Cresi Ors (con carne di cavallo, provola delle Madonie, pecorino siciliano, parmigiano, uovo, ricotta salata, cipolla rossa...): una delle delizie raccontate da Panini di Sicilia, uscito in libreria per Giunti Editore. Le foto sono di Alberto Blasetti
È in libreria Panini di Sicilia, il nuovo libro scritto da Elisia Menduni con Fud - Bottega Sicula ed edito da Giunti (19 euro, online, cliccando qui): centosessanta pagine che profumano di inchiostro e di Sicilia attraverso ricette golose, approfondimenti, tante foto e il ritratto di un territorio dall’identità gastronomica unica.
Il testo propone un nuovo modo di raccontare il territorio e la cultura gastronomica siciliana. Una proposta di panini dai nomi e dell’aspetto internazionale, tradotti in chiave rigorosamente locale, con prodotti tipici e genuini. L’eccellenza della sicilianità gastronomica, ricca di influenze complesse, con un approccio popolare e familiare, in cui le ricette tipiche della regione vengono presentate con un look fresco e alternativo. Ricette sfiziose, in stile street food per strizzare l’occhio ai globetrotter moderni, realizzate con prodotti buoni e locali che valorizzano i sapori forti della storia culinaria siciliana.
Pubblichiamo il testo che intriduce l'opera, scritto dalla Menduni e così presentato: "lI pane è cibo arcaico, primitivo, antico, primordiale. lI pane siciliano profuma di grano arso dal sole, ha forme rituali ed è l'ingrediente protagonista di gran parte della cucina isolana". Buona lettura.
Nelle tre valli della Trinacria è difficile trovare piatti della tradizione popolare senza "muddica" o mollica. Fresco, morbido e delicato, o di grano duro, intenso e compatto, a forma di "muffoletta", rotondo o a flone, che sia cibo da abbinare o ingrediente di una ricetta, il pane è al centro della cucina italiana e più che mai di quella siciliana. Le ragioni di questo sono innanzitutto storiche e vanno ricercate nell'identità profondamente agricola dell'isola.
Andrea Graziano, patron di Fud, con alcune copie del libro...
Ogni popolo che abbia attraversato la storia di questa terra nel cuore del Mediterraneo ha lasciato traccia di sé nella tradizione dell'arte bianca: dagli Arabi ai Normanni, dai Francesi agli Spagnoli e ancor prima, andando a ritroso, dai Greci ai Fenici, ai Siculi, tutti hanno contribuito a definire il suo patrimonio gastronomico.
Con tali preparazioni, non molto diverse dalle empanadas spagnole e sudamericane, gli Spagnoli hanno lasciato un'eredità importante, cosi come con i dolci ripieni e con il cioccolato.
Per secoli il pane è stato il cibo della sussistenza, l'ingrediente base della cucina e l'originario street food siciliano. Una "muffoletta" con lo sgombro, una ciabattina con le interiora, una rosetta ripiena di polpette di carne di cavallo, una semplice fetta di pane di grano duro con olio, origano, pomodoro strusciato e acciughe oppure una "scaccia" ripiena di cipolle: nelle sue mille declinazioni, è il panino che regna sulla cultura gastronomica isolana di terra e di mare.
A Palermo il "pani ca' meusa" e le panelle sono piatti icona della città. La milza, o "meusa", viene cotta in grandi tegami di metallo lungo le strade: insieme alla ricotta di pecora passata a setaccio e a una strizzata di limone, meglio se Verdello siciliano verace, compone la farcia. Ma anche le saporite panelle fritte, di farina di ceci, e le golose "crocchè", o crocchette di patate, diventano il ripieno di panini soffici e gustosi, di nuovo con l'aggiunta di qualche goccia di limone.
Pizze, focacce, "sfincioni" palermitani, "scacce" modicane e in generale tutti i "pani cunzàti", o conditi, si fondano sull'incontro fortunato di sapori contadini semplici e diretti, ingredienti poveri ma intensi.
Sulle pizze, in bella mostra, o nascosti nelle pieghe degli "'sfincioni", sbucano le acciughe salate, il formaggio Ragusano Dop, le provole dolci delle Madonie, il pungente e sapido Pecorino siciliano, pomodorini seccati al sole, l'estratto di pomodoro e poi olive verdi, cipolle dolci di Giarratana, erbe aromatiche. Un sontuoso tripudio mediterraneo.
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a cura di
antropologa e giornalista, scrive e si occupa di cibo da oltre 15 anni. Appassionata di cucina e cuoca curiosa, racconta il cibo con tutti i mezzi possibili: in primis cucinando, poi attraverso parole, immagini, fotografia, video e reportage di viaggio. Fiorentina d’origine, adora carne, interiora e macelli. È appassionata di pane, pizza, impasti, cucina cinese, thailandese e indiana
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Photo credits | Benedetto Tarantino
Nino Ferreri e Nicola Bandi
Josè Rallo