06-08-2013

New York secondo Humm (parte II)

Ancora a spasso con lo chef di EMP. Da Brooklyn ai migliori indirizzi asiatici di Manhattan

Sake Bar Hagi a Midtown New York. Uno sterminato l

Sake Bar Hagi a Midtown New York. Uno sterminato locale di cucina giapponese e tra gli indirizzi preferiti di Daniel Humm per un bicchierino di sakè sul tardi (foto savory-bites.com)

(continua dalla prima parte)

Ma New York non è solo Manhattan. Ecco che allora si va tutti assieme da Franny’s a Brooklyn, su Flatbush avenue, non lontano dal bellissimo Prospect Park. Un posto ideale per un pranzo nel fine settimana, unito a una bella passeggiata nel parco. Pizza e salumi sono superlativi, il menu è minimalista e contenuto ma tutto quello che preparano è perfetto.

Sobaya, paradiso degli spaghetti soba (foto everybodylovesanitaliangirl.wordpress.com)

Sobaya, paradiso degli spaghetti soba (foto everybodylovesanitaliangirl.wordpress.com)

Si sa che New York è la città che non dorme mai; a volte quando abbiamo finito di lavorare c’è il desiderio di rilassarsi andando da qualche parte in compagnia prima di tornare a casa. In questo caso, le opzioni sono due, molto distanti in termini di cibo: Katz’s Deli e Sake Bar Hagi. Il primo è famoso in tutto il mondo, esiste dal 1888 e quindi torniamo a quei posti che resistono, possiamo dire, da secoli e che continuano a fare la tradizione del mangiare a New York. Siamo nel cuore del Lower East Manhattan, quartiere in cui si insediarono gli immigrati arrivati dall’est europeo. Il locale è stato glorificato dalla famosa scena di “Harry ti presento Sally”, in cui Meg Ryan simula l’orgasmo. Ma Katz’s Deli era già più che famoso in città, i suoi panini con il pastrami sono unici al mondo, ne vado matto! E poi sedersi qui significa anche nutrirsi con un pizzico della vecchia New York.

Sake Bar Hagi è invece a Midtown: Central Park a dieci isolati, Time Square dietro l’angolo, il Rockfeller Center a due passi. Ma nonostante sia in una delle zone più turistiche della città, non è uno di quei giapponesi che tutti conoscono. Ha un menu sterminato. A tarda ora è ottimo per uno snack con un bicchierino di sakè. Le insegne del Sol Levante qui sono veramente un’infinità: la mia playlist comprende Sakagura, non lontano da Central Station; Sobaya, specializzato negli spaghetti soba; 15 East, il più vicino a EMP e Sushi Yasuda, un luogo in cui trionfa il gusto della semplicità.

Babbo, la tana preferita dell'italo-americano Mario Batali

Babbo, la tana preferita dell'italo-americano Mario Batali

Naturalmente anche la cucina cinese è molto presente in città: Shun Lee Palace è uno dei più eleganti, una cucina della tradizione dello Yunnan, di Pechino, di Shangai e di Canton. Xi’an Famous Foods ha invece l’esclusiva dei piatti che provengono dalla regione di Xi’an, la prima capitale cinese. E Wa Jeal, nell’Upper East Side, è specializzato nel cibo dello Sichuan, più piccante e speziato.

Mandoo Bar è poi un ristorante coreano specializzato nei ravioli che in Corea si chiamano mandoo, mentre, rimanendo ancora in Corea, Bon Chon ha nel pollo il suo piatto forte. Più semplice la scelta quando ho voglia di thai: vado sul sicuro da Zabb Elee nell’East Village. Last but not least, i ristoranti italiani, a cominciare da Babbo, il ristorante di Mario Batali che a New York è una celebrità. Ogni mese il menu si diversifica alla scoperta di una regione. E infine Rao’s, un ristorante napoletano: nato alla fine del diciannovesimo secolo, una volta era un locale di quartiere ad Harlem. Ma ora è famoso in tutto il paese, anche per i suoi prodotti.

2. fine


Storie di cuochi

Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista

a cura di

Daniel Humm

nato in Svizzera, nel 2006 è diventato executive chef di Eleven Madison Park a New York, 3 stelle Michelin

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