01-04-2014
La Sala Risorgimento del ristorante Del Cambio in piazza Carignano a Torino, telefono +39.011.546690. La nuova insegna di Matteo Baronetto, al fianco di Carlo Cracco per 18 anni, aprirà al pubblico lunedì 14 aprile, dopo 12 mesi di grandi restauri e lavori che puntano a fare dello storico salotto il punto di riferimento gastronomico del capoluogo sabaudo
Demmo l’annuncio della grande emancipazione di Matteo Baronetto nell’ottobre del 2013. Quasi sei mesi dopo, una troupe di giornalisti da tutta Italia si è data appuntamento in piazza Carignano a Torino per l'anteprima dell’ambiziosissimo progetto del fuoriclasse di Giaveno. Il quale era da un anno intero, in realtà, che seguiva in prima persona la progettazione e ristrutturazione delle cucine Del Cambio, il salotto sabaudo per eccellenza, aperto per la prima volta nel 1757.
L'insalata Vegetale, il primo piatto dell'era Baronetto al Cambio
Il risorgimento nel piatto di Matteo Baronetto prevede «una cucina riflessiva ma non troppo», ha spiegato nel discorso d’insediamento l’emozionato cuoco 37enne, «che indaga sulla piemontesità, dove affondano le mie radici. Ho sempre covato l’ambizione di tornare qui. Perché a Torino si mangia molto bene. E perché nella vita, prima o poi, bisogna prendere il coraggio a due mani». Chi nel menu debutto si aspettava di trovare orate sfrigolare su croccanti di nocciola o rognoni associati ai ricci di mare è rimasto deluso. Il cuoco è troppo intelligente per replicare logiche cracchiane in un contesto distante anni luce da via Victor Hugo a Milano.
Le cucine sono state progettate dal cuoco di Giaveno
Terminiamo la descrizione del palcoscenico. Che gioca su più sale e per più platee. Al piano terra, attigua alla Sala Risorgimento, c’è la Sala Pistoletto, che prende il nome dal maestro biellese dell’Arte Povera, Michelangelo Pistoletto, progettista di una serie di 8 simpatiche sagome umane ritratte su lastre specchianti, in un ambiente dalla struttura più antica della "prima sala" (le origini della stanza sono del Settecento) ma reso certamente più attuale e smart nell’arredo. «Il Cambio», ha precisato Denegri,«dev’esser un posto per tutti, torinesi e non, un luogo democratico e non snob». Questo spiega l'offerta multi-composita: oltre à-la-carte e al degustazione, lo spartito prevede light lunch e déjeuner à la forchette, sorta di antenato parigino del brunch.
Matteo Baronetto, 37 anni, e l'imprenditore Michele Denegri, 45
Del Cambio piazza Carignano, 2 Torino +39.011.546690 Chiuso la domenica sera Bar Cavour aperto fino all’1.30 Prezzi medi ristorante: à la carte 100-120 euro Menu degustazione 120-140 euro Twitter: @delcambiotorino
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt