16-05-2014
I protagonisti della sedicesima puntata del Postrivoro, fotografati domenica scorsa nella Chiesa della Commenda di Faenza (Ravenna). Ogni due mesi circa, uno chef promettente (in questo caso il messicano Emilio Macías di Astrid y Gastón) e un mescitore di bevande (il romano Oscar Quagliarini) incrociano i colpi per un menu degustazione che registra il tutto esaurito a pochi minuti dall'apertura delle iscrizioni. Prossimo appuntamento, 12-13 luglio con David Pynt da Singapore e Nicola Massa (foto di Michela Iorio)
Succede che a fine 2011 Enrico Vignoli e Yoji Tokuyoshi, rispettivamente responsabile dell’ufficio e (da poco ex) sous-chef dell’Osteria Francescana di Modena, si mettono in testa di replicare in Italia due progetti che fanno vibrare Parigi e Londra. Fulgurances e The Loft Project di Nuno Mendes sono sipari aperti da tempo, in modalità spot, su cuochi promettenti da tutto il mondo. Nell’autodefinizione, il format sotto le Alpi diventa «uno spazio dedicato all’opera, ai pensieri e alle intenzioni di giovani chef che facciano parte di importanti ristoranti europei o in procinto di aprire il loro proprio ristorante o che lo abbiano appena aperto».
Tagliolini di patata al pesto, l'omaggio di Emilio Macías alla folta comunità di origini liguri presente a Lima
In poco più di due anni, il chiostro ha fatto ombra a 16 coppie: dalla prima apparizione – con Takahiko Kondo della Francescana in cucina e Lorenzo Rondinelli, ex Trussardi, ai calici – si è succeduto uno spaccato di cuochi importanti che faticano nelle retrovie, da Luca Abbadir a Davide Di Fabio fino a Luca Lacalamita, da Antonia Klugmann a Franco Aliberti, da Rafa Costa e Silva (ex Mugaritz e da poche settimane al comando del Lasai di Rio) a Laurent Cabut dello Chateaubriand di Parigi, Matthew Rudofker del Momofuku Ssam Bar di Ney York e David Jesus, sous chef del Belcanto di Lisbona. Chi vuole prenotare deve fare in fretta: i posti a sedere (20+20) si volatilizzano in pochi minuti, un mese prima dell’evento.
Oscar Quagliarini, bartender giramondo
Enrico Vignoli del Postrivoro. Il team conta sui ragazzi del catering de La Fenice
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt