03-10-2014

La nuova pelle del Manna

Presentato da pochi giorni il restyling minimale del ristorante milanese di Matteo Fronduti

L'insegna del Manna (telefono +39.02.26809153), ri

L'insegna del Manna (telefono +39.02.26809153), ristorante milanese recentemente oggetto di un sostanziale ma discreto restyling. L'obiettivo di questo intervento era di allineare maggiormente l'arredamento con lo stile personale e netto della cucina di Matteo Fronduti, chef e proprietario

Entrare al Manna significa soprattutto incontrare lui, Matteo Fronduti. Del ristorante è lo chef e il titolare, ma, tenendoci molto a mettere la faccia su tutto quello che fa, durante il servizio si prende anche la responsabilità di gestire la sala. Un “uomo ovunque” che si nota subito, per la presenza imponente, per l'espressione che potrebbe sembrare burbera, ma che invece nasconde una cordialità schietta e diretta.

Il percorso di questo cuoco milanese nasce da una passione scoperta forse un po' più tardi rispetto alla media dei suoi colleghi: una volta conseguita la maturità al liceo scientifico, Fronduti ha deciso di mettersi alla prova con questo mestiere partendo dalla cucina di un ristorante “ordinario”, senza particolari velleità gastronomiche, per capire se quella fosse effettivamente la strada giusta. Una volta confermatosi che lo era, è approdato a indirizzi di altro, più alto, livello, come l'Armani Cafè, la Trattoria del Nuovo Macello, il D'O.

Un dettaglio della prima sala e del bancone del ristorante, nella sua nuova versione

Un dettaglio della prima sala e del bancone del ristorante, nella sua nuova versione

Nel 2009 è partita l'avventura del Manna. Con l'obiettivo di offrire una cucina di qualità a prezzi competitivi, accessibili. Un cibo stimolante, ma alla portata di tutti. Per poterselo permettere Matteo Fronduti ha scelto per il proprio ristorante un indirizzo lontano dal circuito classico della ristorazione milanese. Perché, come ci raccontava una volta, «nel conto di molti ristoranti di Milano, più che il cibo o il servizio, si paga l'affitto dei locali».

E se Piazzale Governo Provvisorio - nel quartiere di Turro - non è certamente in centro, si dimostra a chi decida di raggiungerlo come un luogo molto piacevole, che conserva con grazia il vecchio spirito popolare milanese, con un'isola pedonale circondata da cespugli e qualche oleandro, con una bella e antica cascina, recuperata e restaurata, proprio di fronte all'ingresso del ristorante.

Così come cinque anni fa il Manna, anche per quanto riguarda l'arredamento, era nato seguendo solo e soltanto le idee di Matteo Fronduti, pure il restyling che è stato presentato in questi giorni - realizzato da Alberto Barbieri di Bda Studio - parte tutto dalla testa del cuoco, anche se in seguito a qualche stimolo arrivato dai clienti più affezionati: «in diversi mi dicevano che la mia cucina non si intonava perfettamente con lo stile del locale. Così ho voluto renderlo più lineare, moderno e minimale, puntando sul legno e su una scelta cromatica più netta rispetto al passato».

Matteo Fronduti insieme ad Alberto Barbieri, l'architetto che ha curato i lavori

Matteo Fronduti insieme ad Alberto Barbieri, l'architetto che ha curato i lavori

Le modifiche sono discrete e funzionali e potrebbero arricchirsi di qualche altro dettaglio nei prossimi mesi. Quel che resta assolutamente immutato è lo stile, chiaro e personale, della cucina di Fronduti. Un menu giocato su uno schema semplice, con quattro scelte per ogni portata, ingredienti stagionali, spesso scelti tra quelli considerati poveri, altrettanto spesso legati alla tradizione locale. Interpretati con rigore tecnico e fantasia, dando sempre priorità al gusto piuttosto che all'apparenza.

Da non perdere, ad esempio, sono i “menu dell'ignoranza”, periodicamente proposti dallo chef che si concede così il lusso di giocare a destrutturare e ricomporre piatti potenzialmente poco raffinati, ma molto divertenti. Il sorriso e l'ironia non mancano mai nell'approccio alla cucina di Fronduti, che infatti intitola i suoi piatti in modo scanzonato: Aldo Fabbbbrizi è un piatto di maccheroni cacio, pepe e fegato d'abbacchio, Giscard D'Estaing una zuppa di cipolle con gruviera grattugiato.

E se vi sembrano piatti non molto ricercati, considerate che la straordinaria bravura di Fronduti sta proprio nel rendere sorprendenti le cose che sulla carta possono apparire più prevedibili, dimostrando come la semplicità possa essere reinventata in modo molto goloso.

Manna
Piazzale Governo Provvisorio, 6
Milano
+39.02.26809153
Prezzi medi: antipasto 11, primo 12, secondo 19, dolce 9 euro
Chiuso la domenica


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Niccolò Vecchia

Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare 
Instagram: @NiccoloVecchia

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