09-06-2014
Paolo Teverini, chef dell'omonimo ristorante di Bagno di Romagna (FC), telefono +39.0543.911260, è, insieme a Irina Flamigni, l'ideatore di questa agenzia che si propone di lavorare per aumentare la visibilità dei grandi cuochi italiani e di farli viaggiare per presentare il proprio lavoro
Nell’epoca in cui il cuoco ha una riconoscibilità e un’esposizione mediatica simile a quella di un attore o di un cantante, è normale che prima o poi sarebbe nata una realtà che gestisse in modo professionale e organizzato gli impegni “fuori sede” degli chef. Una vera e propria agenzia, insomma, come quelle di management per gli artisti. Si chiama Cheffintour Management e nasce da un’idea di Irina Flamigni e Paolo Teverini, chef navigato del ristorante omonimo di Bagno di Romagna (FC), da sempre arroccato a difesa della cucina italiana. Uno dei primi "rappresentati" dall'agenzia: Roberto Cerea Ciò che li ha mossi, leggiamo nelle motivazioni ufficiali, è «la grande passione per la cucina nazionale e il profondo desiderio di far viaggiare e conoscere a largo raggio, la creatività che caratterizza i maggiori chef italiani» affermano gli ideatori. «Cheffintour Management si ripropone di sviluppare tutte le molteplici sfaccettature legate alla cucina italiana, inserendole in realtà usuali e inconsuete e contattando numerosi colleghi e amici che condividono la stessa passione lavorativa, raccogliendo in breve tempo consensi ed entusiasmo». I servizi proposti sono diversi: dalla formazione professionale nelle scuole di cucina agli show cooking; dai catering alle giornate di private cooking per enti o aziende; dalla consulenza alle strutture alberghiere fino alla selezione e al reclutamento di guest chef nei ristoranti in Italia e all’estero. La scuderia è decisamente ampia e di tutto rispetto. Si va dalle tre stelle Michelin dei fratelli Cerea fino ai più giovani, in aria di riconoscimenti importanti. A oggi sono circa 40 i cuochi che hanno accettato di essere parte del progetto. L’attività è partita da poco e solo da qualche giorno il sito di Cheffintour è on-line. Gennaro Esposito, anche lui tra i cuochi gestiti da Cheffintour Management Paolo Teverini e Irina sono convinti della bontà di questa nuova avventura. Dalla loro c'è che conoscono bene le questioni e i problemi che si verificano per il singolo chef e per le aziende, le scuole, gli eventi che ne richiedono la presenza. E conoscono il mercato e le sue necessità. Hanno scelto di essere il filtro per dialogare con chef e cliente, conoscendo i rispettivi codici e ottimizzando così il lavoro di tutti. A loro dire, il punto di forza è che l’agenzia tutela entrambe le parti: lo chef, selezionato a seconda delle richieste del cliente, non rischia di perdere tempo (e denaro) in situazioni non sempre semplici da gestire mentre il cliente passa solo attraverso l’agenzia evitando di relazionarsi direttamente con il cuoco (se non per una conoscenza preventiva) e superando il problema degli orari delle cucine, non sempre coincidenti con quelli degli uffici, la logistica e quanto possa esserci di complesso. Sulla carta il progetto ha i numeri per crescere.
Uno dei primi "rappresentati" dall'agenzia: Roberto Cerea
Gennaro Esposito, anche lui tra i cuochi gestiti da Cheffintour Management
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
messinese, cresciuta nel Varesotto e adottata da Arezzo, è sociologa specializzata in comunicazione enogastronomica