05-03-2021

Caffè, donne e solidarietà: una bella storia dalla Germania

Ad Agusburg, l'azienda Kaffee Art e l’associazione Frauen für Frieden supportano le lavoratrici che hanno perso il lavoro in Brasile, dopo la pandemia

Kaffee Art, lo stabilimento ad Augsburg della sig

Kaffee Art, lo stabilimento ad Augsburg della signora Liebler (al centro)

Una buona tazza di caffè è un piacere che più o meno tutti apprezziamo nella quotidianità, ma sono in pochi a chiedersi cosa ci sia dietro quel piccolo godibile gesto di ogni mattina. C’è sangue, c’è sudore, ci sono lacrime. C’è il lavoro durissimo di 25 milioni di lavoratori, in gran parte donne, secondo un’indagine effettuata nel 2017 dalla Iwca, acronimo di International Women Coffee Alliance. Molte di queste donne vivono sole in piccoli villaggi del Sudamerica, lasciate lì dai mariti emigrati altrove a cercare lavori differenti.

Ma oggi non è più come una volta. Il mondo femminile ha assunto autocoscienza e si è unito in associazioni di categoria. Fino a qualche anno fa nessuno parlava dell’importanza delle donne in questo settore dell’economia, così come quasi nessuno conosceva il nome di Francisco Palheta, l’uomo che due secoli fa introdusse il seme del caffè in Brasile. C’è voluto un anniversario, appunto il bicentenario del caffè brasiliano (2018), per portare alla luce tutto, grazie anche alla pubblicazione del libro “Women in Coffee in Brazil”.

Brasile e Germania sembrano separati da un universo, invece 2 anni fa una brasiliana, Josiane Cotrim Macieira, ha presentato per la prima volta la storia delle donne del caffè del suo paese nel corso dell'evento Werkstatt Solidarisch Welt che si svolge ad Augsburg (Augusta) e due anni dopo un’oriunda tedesco-brasilana, Karin Liebler, ha aperto la prima torrefazione bavarese specializzata in caffè brasiliani.

Kaffee Art è il progetto della vita della signora Liebler, amante del caffè nel cuore e nell’anima. Visitando il suo stabilimento si ha l’impressione di essere in Brasile, perché ha voluto riprodurre in Germania la Fazenda Santo Antonio in cui ha passato l’infanzia e l’adolescenza, visto che nel 1951 la sua famiglia fu costretta a emigrare dalla Germania Est dopo essersi vista espropriare la fattoria.

In un anno di attività, Kaffee Art ha iniziato a colmare un gap piscologico tra i piccoli produttori brasiliani e il consumatore finale in Germania, dove è stata riscontrata una particolare sensibilità del pubblico verso le origini del prodotto. Il rapporto tra l’azienda di Karin e le piccole cooperative avviene in maniera diretta e senza intermediari. E il primo ottobre 2020, giornata internazionale del caffè, l’associazione Frauen für Frieden (donne per la pace) ha lanciato il primo “Caffè della Pace” sul mercato tedesco.

Karin Liebler (foto Bild/Silvio Wyszengrad)

Karin Liebler (foto Bild/Silvio Wyszengrad)

Alexandra Magalhaes Zeiner, ideatrice dell’iniziativa e presidente dell'associazione, ha supportato progetti artistici per le donne che hanno perso le loro fonti di reddito durante la pandemia in Brasile. Proprio pensando a questo obiettivo, Karin e Alexandra sono sicure che il Caffè della Pace di Augsburg possa dare l’esempio per iniziative analoghe ad altri imprenditori per aiutare tutte le donne che hanno perso il lavoro. Una percentuale della vendita di questo prodotto ha consentito la creazione di due gruppi che coordinano i lavori artistici delle donne in Brasile, uno nello Stato di San Paolo e uno nello Stato del Cearà, nel Nordest.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Enzo Palladini

Enzo “Charles” Palladini (Milano, 1965) è un giornalista della redazione sportiva di Mediaset dal 2002 dopo una lunga permanenza al Corriere dello Sport-Stadio. Una vita in 4 f: Family, Football, Food (& drink), f…. rock music

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