L'essenza di uno Spaghetto al pomodoro perfetto, nel centro di Roma

Nel cuore di Roma è nata una nuova dimensione dell’ospitalità. Parliamo di Palazzo Talìa al cui centro si innesta Tramae, ristorante che non costruisce un percorso prestabilito ma si lascia guidare da ciò che la giornata offre, come un racconto in divenire. Alla guida della cucina lo chef Marco Coppola non cerca l’alchimia forzata ma l’intuizione istantanea, filtrata attraverso una sensibilità campana che parla di Sorrento, mercati di prima mattina e mare ancora vivo tra le cassette di pesce.

Lo Spaghetto al pomodoro è molto più di un simbolo: è la sintesi di una filosofia che parte dalla freschezza della materia e la riporta al pubblico depurata da ogni artificio. Il pomodoro viene scelto all’alba, carico di sole e acqua, appena raccolto in Campania; lo spaghetto, cotto con rigore, diventa veicolo di un condimento che non esplode ma respira, parla piano e convince.

La salsa è calibrata sull’umore del giorno: talvolta più dolce, altre più acida, sempre viva, perché dipende dal pomodoro stesso, non da una ricetta fissa. A completare, un filo d’olio che sa di frantoio e una foglia di basilico che non decora, ma ricorda un gesto materno. Tramae non impone, condivide. È una cucina essenziale che si affida all’incontro fra quotidianità e intuizione, trasformando un piatto archetipo in un atto di verità gastronomica. Nel centro di Roma.