30-06-2016
Pagare al bar, oltre che il proprio caffè, anche quello di chi, indigente, potrebbe venire dopo di noi, è davvero una buona abitudine. L'attore Luca Argentero e il suo gruppo di amici ha preso spunto da ciò per lanciare un progetto di crowdfunding a favore di molte onlus, che ha anche attirato l'attenzione di Lavazza
Luca Argentero saluta i visititatori del sito www.1caffe.org con questa frase: «Hai mai detto: “Vieni, ti offro 1 caffè? Offrire 1 caffè è un gesto comune, naturale, un’occasione d’incontro che ogni giorno fa conoscere persone, concludere affari, risolvere problemi… Fa nascere un amore, alcune volte. Se sapessi che il tuo caffè, unito a quello di tante altre persone come te, fa succedere qualcosa di buono? Io credo che quel singolo caffè sarebbe un piccolo atto di eroismo… Quell’abitudine, quel gesto naturale e spontaneo che viviamo ogni mattina, diventerebbe davvero una buona abitudine. Decisamente il modo migliore di iniziare la giornata”».
Noi di Identità Golose lo abbiamo intervistato e chiesto di raccontarci cosa sia 1 Caffè, iniziativa che lo vede protagonista con alcuni compagni di avventure tra cui spicca la sorella Francesca, Beniamino Savio, la moglie Silvia Bellesso e Federica Fini. Tutti giovani torinesi con due comuni denominatori: l’essere amici ed esperti di comunicazione con l’obiettivo di creare un progetto di charity davvero singolare.
Il logo dell'iniziativa
Luca Argentero, il caffè è uno dei migliori compagni di chiacchierate, e può definirsi la bevanda nazionale degli Italiani visto che il 96,5% delle persone tra i 18 e i 65 anni lo consumano almeno una volta al giorno. Il tuo volto famoso è una garanzia di estrema validità di questa onlus, ma chi sceglie i progetti che supportate e ci sono delle priorità sulla programmazione? «Hai ragione, il caffè per noi è il simbolo di un momento di incontro, che può far accadere “delle cose”. E’ questo l’obiettivo, che i nostri caffè simbolici aiutino a realizzare i progetti di solidarietà promossi sul sito. I progetti ci vengono presentati attraverso autocandidature delle onlus, che ormai ci conoscono. A validarle e a metterle in palinsesto ci pensa un comitato scientifico esterno alla struttura dell’associazione, per mantenere massima trasparenza e imparzialità». Un buon progetto non viene mai rifiutato, e sicuramente riceverà attenzione e supporto. Oltre alla pubblicazione e alla raccolta fondi «c’è anche un lavoro di “backstage” dove cerchiamo di fornire consulenza, contatti, e proviamo a fare del nostro meglio per aiutare».
Da sinistra Silvia Bellesso, Federica Fini, Luca e Francesca Argentero e Beniamino Savio
Il team di 1 Caffè è tutto sabaudo. Visto che Torino è sede di importanti brand che oggi dialogano con l'alta gastronomia, non avete mai pensato di chiedere un supporto solidale alla ristorazione e caffetteria torinese ma anche italiana che potrebbe, con un minimo sforzo, trasformarsi in ambasciatrice di 1 Caffè? «Ci abbiamo pensato, certo, tutti noi soci e fondatori lavoriamo nel mondo del marketing e della comunicazione. Abbiamo avuto anche un supporto di Lavazza, che ha donato 50 caffè al giorno per 1 anno. Siamo aperti a un partner istituzionale che ci aiuti a crescere, magari non è ancora successo perché eravamo troppo all’inizio. Chissà se in futuro…».
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Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione