Stadio gremito in ogni ordine di posto (potevamo iniziare diversamente con Bruno Pizzul affianco a commentare?) all’Istituto penitenziario di Bollate, periferia di Milano Ovest. C’è il match Rai Expo-chef di Identità Golose, team quest’ultimo che schiera in maglia gialla la formazione tipo: Luciano Monosilio (Pipero al Rex, Roma) in porta. Tra difesa e centrocampo, una serie di jolly intercambiabili: Cesare Battisti (Ratanà, Milano), Stefano Binda (Dac a Trà a Castello di Brianza), Nicola Dell'Agnolo (Il luogo di Aimo e Nadia, Milano), Massimiliano Mascia (San Domenico, Imola), Giancarlo Perbellini (Perbellini, Isola, Rizza Verona). Nella cerniera creativa tra centrocampo e attacco, l’oriundo argentino Raul Araya, da 18 anni a servire assist a Gualtiero Marchesi sul campo di Erbusco. Ad alimentare l’estro dei gemelli del goal Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena, capitano) e Davide Oldani (D’O di Cornaredo). Li mette in campo il mago Paolo Marchi, con accanto l’allenatore in seconda, scatenato, Davide Scabin («Quale modulo ho scelto?», irrompe il rivolese, «le cinque portate»).

Evaristo Beccalossi e Massimo Bottura
Nelle fila di
Rai Expo (neonata società chiamata a veicolare i contenuti dell’Esposizione Universale), in maglia bianca, ci sono il presidente della Regione Lombardia
Roberto Maroni, il sindaco di Milano
Giuliano Pisapia, l’ad di Expo 2015 Milano
Giuseppe Sala, il coach
Renzo Arbore, l’ex nerazzurro
Evaristo Beccalossi, e uno squadrone tra poliziotti penitenziari e detenuti, veri assi della pedata, tra cui si fa notare già in riscaldamento
Stefanovic, ex talento della Stella Rossa di Belgrado. Arbitra
Daniele Tombolini, commenta
Bruno Pizzul (oddio, è accanto a noi e dice: «eeeh giocano bene questi di Identità Golose») e in collegamento per “Quelli che il Calcio” c’è
Wladimir Luxuria.
La partita la vince il team dei cuochi 8 a 4: Luciano Monosilio è un gatto. Araya (4 gol) ha la classe e le movenze se non di Maradona almeno di un Riquelme. Al frangiflutti Perbellini manca solo la mano alzata sui fuorigioco avversari che quasi sembra Franco Baresi. I gemelli del gol Oldani-Bottura, entrambi interisti, fraseggiano davanti che neanche Sneijder-Milito. Era curioso, al di là dell’andamento del match, il fatto che almeno quattro dei cuochi del nostro team (Monosilio, Mascia, Dell’Agnolo e Oldani) erano (a loro dire) delle grandi promesse quand'avevano meno di 20 anni: sono tutti diventati cuochi dopo seri infortuni. Meglio per noi.

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni
Colore a parte, la partita di oggi si portava appresso diversi motivi nobili. Intanto si è giocato in uno degli istituti penitenziari modello d’Italia (e tra i più estesi d’Europa): il sovraffollamento non è quella piaga che funesta tante altre strutture italiane. È stato scelto il carcere di Bollate anche per la vicinanza al futuro complesso dell’
Expo di Rho, un cantiere di grandi dimensioni visibile a occhio nudo, una vera e propria cittadella in divenire. Soprattutto, c’è una direttiva del ministero di Grazia e Giustizia che ha imposto, in occasione dell’Esposizione Universale del 2015, il coinvolgimento nei lavori di ben 200 detenuti da tutta Italia. Una grande giornata di buonumore e libertà. E ora tutti a San Siro a vedere il derby.
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sotto, la fotogallery con tutte le foto di Francesca Brambilla e
Serena Serrani)