10-02-2013
Tutti al corner Lavazza a sorseggiare i primi caffè della giornata, un rito che si ripete ininterrotto dalla prima edizione di Identità Milano, anno 2005 (foto Sonia Santagostino)
Milano si alza di buon ora! È domenica mattina, ore 10.00 apertura del congresso, ma già dalle 9.00 la grande piazza di #IG2013 comincia a popolarsi. Cuochi, giornalisti, fotografi, appassionati si dirigono istintivamente allo stand Lavazza per il caffè del buongiorno e poi ognuno si ambienta girando per gli stand. Quest’anno il caffè del Congresso è ancora più confortevole, ha una zona privè, un piccolo e accogliente angolo in cui si ritrovano cuochi e giornalisti per un break e una tazzina fumante.
Nel corner di Molino Quaglia, una verticale di acidità di pani (foto Fabio Lombrici)
Chi varca l’ingresso del Congresso si trova a superare due “colonne d’Ercole”, due inossidabili aziende da sempre con Identità: da un lato Jeff Martin di Eblex, la bistecca perfetta, carni inglesi da far invidia ai nostri migliori macellai e dall’altro Cristina e Alessandro Guidi di Caraiba Luxury. E già ci si sente a casa. I primi stand a essere presi d’assalto sono senz’altro quelli che attirano i visitatori con profumi fragranti di delizie appena sfornate.
Il pane di Princi, lievitati colonna di Identità (foto Fabio Lombrici)
Spostandosi di zona si sforna anche da Molino Grassi, non solo pane, ma pizze, focacce e schiaccine e ci si disseta da Zenato e Sansonina, per chi azzarda un Amarone di metà mattina. Lo stand Princi trabocca di pagnotte, quelle impastate con lievito madre e cotte in forno a legna che si trovano a fette in ogni angolo del Congresso. Un consiglio? Rubarne una fetta e accompagnarla con una fetta di pata nera dello stand di fronte dove Paolo Parisi vi illustrerà il funzionamento di Pentolo, sua nuova invenzione insieme a Sprech. Buon appetito a tutti!
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a cura di
laureata in Antropologia, pratica esercizi di catering. Scoperto il mondo agricolo della campagna tortonese, ama andare per insegne gastronomiche londinesi