27-03-2018
Il momento della premiazione da parte di Michelin Italia e Veuve Clicquot di Fabrizia Meroi (foto Brambilla/Serrani)
«La cucina è la nostra cultura. E le donne sono la forza, il futuro». Nadia Santini, che non ha certo bisogno di presentazioni, è visibilmente emozionata, mentre abbraccia Fabrizia Meroi, appena eletta come Donna Michelin 2018. Nadia Santini è stata un po’ la madrina spirituale di questa premiazione, avvenuta lunedì 26 marzo al ristorante Lume di Milano, ma anche di tutto l’Atelier des Grandes Dames, il network che mira a valorizzare le chef donne d’Italia realizzato da Veuve Clicquot.
Fabrizia Meroi, una stella Michelin, chef del ristorante Laite a Sappada, in provincia di Belluno, riceve lo scettro da Caterina Ceraudo, del ristorante Dattilo di Strongoli, in provincia di Crotone.
Fabrizia Meroi con il premio: la chef ha una stella Michelin, chef del ristorante Laite a Sappada, in provincia di Belluno
Fabrizia Meroi è donna di poche parole, anche perché emozionatissima per il riconoscimento ricevuto: «Non me lo aspettavo, pensavo avessero sbagliato persona… Il futuro? Più di quello che si sta facendo, non si possa fare. Cercheremo di mantenere un standard elevato. Non conoscevo Caterina Ceraudo, ma spero di avere occasione di andare a trovarla presto, è sicuramente una bella tappa».
Proprio le donna sono un obiettivo costante di Veuve Clicquot, anche come omaggio a Madame Clicquot che, rimasta vedova molto presto, riuscì comunque a portare avanti la maison di Champagne facendola arrivare, negli anni, ai livelli che ora ben conosciamo. Come ricordato anche da Carlo Boschi, Senior Brand Manager Veuve Clicquot. «Il nostro obiettivo è quello di continuare a dar voce alle donne dell’alta ristorazione affinché raggiungano la consapevolezza dei propri punti di forza e possano dimostrare appieno il loro talento».
Antonio e Nadia Santini alla premiazione
Ancora Carlo Boschi: «Sono poche e selezionatissime, le donne dell’Atelier. E per entrare a far parte di questo gruppo sono necessarie la determinazione, l’audacia, il coraggio e lo spirito di innovazione».
Marianna Vitale, Iside De Cesare, Caterina Ceraudo e Isa Mazzocchi con una delle foto del percorso per immagini realizzato da Veuve Clicquot
Fabrizia Meroi con Luigi Taglienti
Sono state poi Ceraudo, Mazzocchi, De Cesare e Vitale a dare vita alla cena finale, con tre “tapas” a testa, con l’aggiunta delle creazioni, all’aperitivo e al dolce, del padrone di casa Luigi Taglienti.
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a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose