Davide Guidara
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Massimiliano Alajmo presentato da Carlo Passera sul palco di Identità Milano 2017 (foto Brambilla-Serrani)
Massimiliano Alajmo non parte. Lui, un maestro, in viaggio ci manda Margherita (e pazienza per chi non ha letto Bulgakov). Intesa, naturalmente, come la pizza per antonomasia. Lo chef de Le Calandre di Rubano ci lavora da anni a questo nuovo format di pizza, cotta al vapore per ottenere una maggiore leggerezza, una più agile digeribilità, un matrimonio ancora più d’amore con gli ingredienti.
E quattro anni dopo ecco giunto il momento di fare il punto della situazione, ora che Alajmo ha brevettato questa preparazione e oggi che ha aperto Amo a Venezia, un locale in cui propone il suo modo di concepire uno dei piatti più semplici epperciò inevitabilmente più complicati della cucina italiana.
Paolo Marchi ascolta l'intervento in piacevole compagnia
Ecco poi il Centopezze, che mima la rugosità della trippa: quattro strati di impasti con altrettanti elementi aromatici che danno sapori e colori differenti in una sorta di pizza-sfoglia stirata per lungo e per largo. Due modi per rompere la monotonia sia visiva sia masticabile. Due tappe di un viaggio ancora lungi dal concludersi.
Romano ma ora a Milano, sommelier, è inviato del quotidiano Il Giornale. Racconta da anni i sapori che incontra
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