15-03-2016
Foto di gruppo di chef e rappresentanti istituzionali, al termine della firma del Protocollo per la cucina italiana. Si riconoscono in prima fila Fulvio Pierangelini, Vincenzo De Luca (direttore generale per la Promozione del Sistema Paese al Ministero degli Esteri), il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani, sottosegretario Ivan Scalfarotto, i ministri Paolo Gentiloni e Maurizio Martina, il presidente Ice, Riccardo Monti, e Antonio Santini
A essere ottimisti si passa per ingenui, che poi è un modo gentile di dire: fessi. Eppur qualcosa si muove. Non distanti nel tempo sono certi sorrisini dubitativi, certe occhiatine di scherno, mentre raccontavamo i primi due passi del Forum della cucina italiana e del Food Act, qui e qui. Questa mattina il terzo atto, a distanza di un anno dal primo. E ha regalato risultati concreti, nero su bianco: è stato presentato alla Farnesina il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Alta Qualità, sottoscritto dai ministri Paolo Gentiloni (Affari Esteri), Maurizio Martina (Politiche agricole) e Stefania Giannini (Istruzione).
Una svolta, ben evidenziata dallo stesso Martina, mentre si rivolgeva ai tanti chef presenti nell’imponente Sala delle Conferenze Internazionali del Ministero degli Esteri, da Davide Scabin a Carlo Cracco, da Davide Oldani a Giancarlo Perbellini, da Simone Padoan a Renato Bosco, da Cristina Bowerman a Marco Sacco, e poi ancora Francesco Apreda, Franco Pepe, Antonio Santini, Cesare Battisti, Pietro Zito, Francesco Salvo, Fulvio Pierangelini, Valeria Piccini, Giulio Terrinoni, Antonia Klugmann, Fabio Pisani, i fratelli Sandro e Maurizio Serva, Andrea Berton, Sal De Riso, Marco Stabile, Matteo Baronetto, Gianfranco Vissani, Marco Reitano. «Penso che per la prima volta nella storia la squadra della cucina italiana viene accolta in questo modo in un ministero così importante», ha evidenziato Martina.
All’evento hanno partecipato anche gli ambasciatori dei Paesi G20, istituzioni ed enti della cultura e dell’economia, nonché come abbiamo detto molti degli chef più apprezzati del panorama italiano e internazionale. Ha spiegato Cracco: «Questo è un bellissimo giorno, inizia un’azione importante per la tutela di un nostro patrimonio, com’è la cucina. Dobbiamo mantenere spirito di squadra, perché uniti si vince. Abbiamo grandi potenzialità, perché praticamente partiamo solo ora con questo tipo di azioni».
Giancarlo Perbellini, Carlo Cracco, Simone Padoan, Pietro Zito, Marco Reitano, Max Bergami, Paolo Marchi, Antonio Santini
I suoi colleghi non sono stati da meno. «La Farnesina coordinerà la promozione dell’alta cucina e dei prodotti enogastronomici di qualità italiani nel mondo per mezzo della nostra capillare rete diplomatica, consolare e culturale - ha dichiarato a sua volta Gentiloni - La cucina italiana ed i nostri prodotti alimentari di alta gamma sono parte integrante della nostra cultura e parlano dell’Italia e del nostro gusto a milioni di consumatori nel mondo. Il ministro Giannini, in missione in Africa insieme a Mattarella, ha mandato un videomessaggio con l’annuncio dello stanziamento di un milione di euro per 50 borse di studio per giovani chef under 30: «L’iniziativa che lanciamo oggi rafforza la strategia Paese del dopo Expo».
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera