13-02-2016
Anthony Genovese, chef del ristorante Il Pagliaccio di Roma, cuoco onnivoro quest'anno protagonista a Identità Naturali, domenica 6 marzo 2016. Il format dedicato alla cucina delle verdure ha debuttato nell'edizione 2012; ma nel 2009, quando il congresso si teneva ancora in piazza Affari a Milano, un'intera giornata fu dedicata alla cucina di "Verde, verdure e alghe"
Domenica 6 marzo, giorno inaugurale della dodicesima edizione di Identità Milano, coinciderà anche con le lezioni di Identità Naturali, in Sala Blu 2 dalla mattina al tardo pomeriggio. Con Identità di Pasta (in programma martedì 10, due giorni dopo), l’appuntamento dedicato al mondo delle verdure è uno dei format più longevi del congresso milanese. Un momento monolitico e incancellabile dal palinsesto. «Dal principio, abbiamo deciso di chiamarlo così e non "Identità Vegane" o "Identità Vegetariane"», chiarisce ancora una volta Paolo Marchi, «perché non dev’essere una riserva indiana, con dinamiche ghettizzanti. “Naturali” è un aggettivo che calza benissimo a tutti i tipi di cucina e a tutti i generi alimentari e ci tengo che il tema faccia breccia nella coscienza anche degli onnivori, di tutti. Occorre che ci si confronti da ogni lato, senza dogmi o pregiudizi. Poi, chissà, magari presto svilupperemo un’edizione di Identità di Verdure, del tutto sganciata dall’evento madre di Milano».
Daniela Cicioni, a Identità Naturali 2015. Il tema di allora fu: "Il tempo che trasforma: fermenti, funghi e alghe". La cuoca vegana comasca tornerà anche quest'anno
Il pomeriggio si aprirà con due presenze fisse di Identità Naturali, protagonisti del format dalla prima edizione: i cuochi vegani Simone Salvini e Daniela Cicioni, attenti da sempre a dotare il genere di una patina buona, giocosa e frutto di una tecnica e studio costanti. Alyn Williams è un solido cuoco britannico che ci illustrerà le caratteristiche del suo menu interamente vegetariano, nel ristorante incluso nel Westbury hotel. Poi, Anthony Genovese, un onnivoro formidabile anche sulle verdure al Pagliaccio di Roma, due stelle Michelin. La chiusura spetterà invece a un’interessante new entry di Identità: Valeria Mosca esplora con il suo laboratorio Wood*Ing le potenzialità del cibo selvatico in ogni sua forma. A tre livelli: raccolta, conservazione e impiego in cucina. Ne abbiamo scritto diffusamente qui.
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt