15-07-2023
Il Sanbrite di Riccardo Gaspari e Ludovica Rubbini sui prati di Alverà, un ristorante di agricucina di montagna che la Michelin premia a Cortina d'Ampezzo sia con la stella rossa sia con quella verde
Mancati, causa pandemia, i Mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo del 2021, seguiti solo in televisione, conto i giorni che ci separano dai Giochi Olimpici invernali del 2026, settant’anni dopo quelli segnati indelebilmente dai tre ori dell’austriaco Toni Sailer.
Manca in fondo poco e Cortina si prepara rinnovandosi. E non mancano le sorprese come quella a livello di guida Michelin. Dopo avere a lungo sofferto la superiorità netta della vicina Alta Badia, già Alto Adige e non più Veneto, trasferitosi a Brunico Norbert Niederkofler e cambiato passo al Ciasa Salares, 5 stelle in meno in ben pochi inverni,
E poi i cantieri. Tra le località di Zuel a sud e Fiames verso nord, è tutto un daffare edilizio anche se diversi alberghi fatiscenti tali rimarranno ancora a lungo. Si fa tanto, ma si potrebbe fare ancora di più a iniziare dalla viabilità per liberare il centro dal traffico pesante. E proprio poco prima del campanile icona del comune olimpico, il primo squillo di tromba della Cortina che verrà, l’hotel De Len, il 5 stelle della famiglia Melpignano, la stessa di Borgo Egnazia in Puglia.
Anatra, ravioli ripieni di anatra, crema di pan brioche, chef Riccardo Gaspari al Brite di Coertina d'Ampezzo
Il servizio del formaggio al Sanbrite è curato da Giulia
La stalla governata dalla famiglia Gaspari accanto al Brite de Larieto, tra Cortina e il passo di Tre Croci
Il risultato è ovvio, prevedibilissimo: speck e fonduta, canederli e maiale al Brite, Spaghetti al pino mugo e risotto alle erbe aromatiche piuttosto che la selvaggina con il sottobosco al Sanbrite, bontà con matrici e prodotti comuni, ma sviluppi ben differenti. In un caso si cercano conferme, nell’altro l’andare loro oltre. Se non avessero separato le cose rimanendo al Brite, la stella verde forse sarebbe giunta lo stesso, quella rossa mai.
El Brite de Larieto, primo impegno ristorativo della famiglia Gasparri a Cortina
Al Sanbrite è tutto più alto e complesso, gli spaghetti trovano la loro sublimazione nel pino mugo, l’orzo in una zuppa funghi e anice, il salmerino in un brodo di cavolfiore affumicato e l’anatra nel ripieno dei ravioli, radici nella terra ampezzana e il loro sviluppo nella mente di Riccardo. Applausi.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi