07-07-2023
Irina Steccanella a Savigno in provincia di Bologna è chef-patron di una realtà con due anime: trattoria a pranzo e pizzeria a cena. Qui è ritratta davanti alla parete che raccoglie le foto-ricordo di tanti anni cucinati accanto a chef altrettanto bravi. Foto Paolo Marchi
Savigno, realtà collinare assorbita nel supercomune di Valsamoggia, Bologna la provincia ma Modena è a pari distanza, è terra di tartufi e funghi, verde, passeggiate e riposo. L’insegna di riferimento? Amerigo. Però sta nascendo un secondo punto di riferimento: Irina Steccanella. Che non è lì da poco, tutt’altro, ma questa cuoca, classe 1979, vanta un lungo impegno prima della pandemia e un più contenuto e incerto procedere dopo la pandemia.
Modenese di Sassuolo e bolognese di adozione precoce, Irina è cresciuta nel rispetto della tradizione che non ha mai vissuto in passiva adorazione, ma in attenta evoluzione. Decisive le esperienze da Massimo Bottura e da Niko Romito prima di aprire la sua trattoria in via Marconi 39 a Savigno, telefono +39.345.1608382.
L’ottobre scorso la prima disobbedienza: da trattoria a pizzeria. Meglio ancora: trattoria soprattutto a pranzo e pizzeria soprattutto a cena. «Poi? Poi a febbraio il pizzaiolo ha pensato bene di mollarmi, costringendomi a una scelta: a chi il forno? Alla fine a me, mi ci
Scarpetta: Fiordilatte, ragù tradizionale e petali di Parmigiano Reggiano 30 mesi, l'omaggio di Irina Steccanella a Modena, lei nata a Sassuolo nel 1979
E subito precisa di non sentirsi chissà chi, giusto una cuoca che ha imboccato un sentiero diverso senza avere rinnegato cosa faceva prima, anche perché è successo tutto di fretta tanto che la transizione è tutt’ora in corso. Ma che bello rivedere Irina sorridere davanti alla bocca del forno a legna o mentre ti porta la pizza a tavola, soddisfatta ma anche ansiosa di sapere come noi a tavola abbiamo preso il suo impegno e i suoi risultati. Molto bene, però era anche nelle condizioni ideali per esprimersi, una dozzina di coperti,
La Marinara di chef Irina con pomodoro pelato, aglio, olio evo e origano, più un extra di filetti di alici
Però a livello pizza, rispetto alla sua proposta di sempre, ha un vantaggio: pur se penalizzata a livello di gusto, ha iniziato a registrare ogni momento e passaggio patendo da un foglio bianco. Non deve cercare, nel palato e nella mente, uno storico. Si sta costruendo adesso un archivio. E noi abbiamo potuto leggerlo iniziando dalla Scrocchiarella olio evo e rosmarino rinforzata da mortadella a fette. Un ottimo aperitivo prima di esordire con la Bologna: Fiordilatte, mortadella (ovvio, ndr), granella e crema di pistacchi, scaglie di parmigiano e basilico, tutto molto sapido, in equilibro tra i vari ingredienti, una golosità marcata e stregante, e senza quel sapore che la stessa mortazza,
La Tonno e cipolla della Steccanella a Savigno, ripensata con i desiderata degli ospiti a tavola come le olive
Poi Irina ha spostato il suo pendolo sulla città dei suoi Natali, Modena, anche se la proposta si chiama Scarpetta: Fiordilatte, ragù tradizionale e petali di Parmigiano Reggiano 30 mesi. Non è la prima pizza a chiamarsi così, penso subito a quella di Franco Pepe, però che bontà. Regge il confronto, con il cornicione perfetto per essere pucciato nel ragù e la memoria va subito a quando uno ruba la salsa direttamente nella padella in cui viene preparato.
Calati i suoi due assi, la Steccanella ci ha fatto scegliere. Nessun tentennamento: Marinara, pomodoro pelato, aglio, olio evo e origano con in più filetti di alici. La marinara, ancor più della margherita, è l’autentico banco di prova per un pizzaiolo. Quindi un
L'omaggio di Irina Steccanella all'Appennino e ai suoi tesori, la pizza Appennino: Fiordilatte, crema di funghi tartufata, salsiccia, parmigiano reggiano e tartufo nero estivo
Atto finale, l’omaggio a Savigno con la pizza Appennino: Fiordilatte, crema di funghi tartufata, salsiccia, parmigiano reggiano e tartufo nero estivo, sola tra le cinque non in perfetta armonia, con le note del tartufo troppo rinforzate dalla salsa fungaiola, giusto proposito perché si ha a che fare con un nero estivo ma guai eccedere.
Irina Steccanella, pizzaiola in Savignio (Bologna). Foto Paolo Marchi
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
I protagonisti della galassia pizza, dai grandi maestri alle nuove giovanissime leve, le migliori insegne d’Italia e nel mondo, le novità della nostra Guida alle Pizzerie e cocktail bar d’autore, focus tecnici e approfondimenti, ma anche la forza dell’identità affidata al timbro unico di un impasto: Mondo Pizza è questo e molto altro ancora