10-08-2015
Gli chef della cena di ieri sera, al Refettorio Ambrosiano. Bottura al microfono con, da sinistra, Enrique Olvera, Carlos García, Rodolfo Guzmán e Matias Perdomo
«Ho comprato le birreeeee», arriva Massimo Bottura più adrenalinico che mai, quasi spiritato. «Ciao Massimo, come va? Ti vedo alla grande…». «Va alla stra-grande!», risponde, e nel frattempo spiega la questione delle birre: «In un refettorio si beve acqua, ok? Ma magari qualcuno vuole una birra…».
Abbiamo scritto refettorio ma s’intende il Refettorio. Quello Ambrosiano. Un’idea dello chef modenese, che ha trascinato tanti altri col suo entusiasmo: «L’altro giorno c’era qui Alain Ducasse, si è messo a cucinare, a portare i piatti… Erano 30 anni che non lo faceva, mi spiego?». E’ una mensa per poveri, lo abbiamo raccontato qui e anche qui, ma per una sera si è aperta ai “ricchi”: ossia ai benefattori disposti a lasciare un’offerta in cambio di una cena fatta di avanzi di Expo, ossia quello che l’Esposizione non ha consumato ma è commestibile e di qualità.
Bottura serve i piatti
Ai tavoli, tanta gente. C’era ad esempio Davide Rampello, ideatore del Padiglione Zero a Expo. C’era Luca Fantin, lo chef del Bulgari di Tokyo che sarebbe dovuto essere in viaggio per il Giappone proprio in quelle ore («Vacanze finite») ma ha rinviato il volo per non mancare alla mensa di piazzale Greco.
Rodolfo Guzmán impegnato a terminare l'impiattamento
«Pensiamo al pane avanzato…. Può raccontare tante storie, come una persona anziana che narra la sua vita – ha chiosato Bottura – E’ quello che vogliamo fare noi: prendiamo le briciole del pane avanzato e le facciamo diventare una magia».
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera