30-08-2022
Gli Spaghettoni cacio, pepe, coda di Michela Quaglio del ristorante Between di Rivoli (Torino)
L’idea per questo piatto nasce in modo semplice e spontaneo proprio come semplice e spontaneo è il piatto stesso: assaggiando. Era una sera d’estate di qualche anno fa, nel periodo in cui vivevamo e lavoravamo a Londra, in un ristorantino tipico sulla Riverside Walk londinese, nei dintorni di London Bridge e Borough Market. Assaggiammo per la prima volta la tradizionalissima oxtail soup, una zuppa tipica inglese di coda di manzo, erbe e verdure. Ricordo perfettamente il profumo aromatico e speziato della zuppa, l’odore di affumicato e grigliato che aleggiava nell’aria di questo locale specializzato in carni alla griglia. Soprattutto, un dettaglio è rimasto impresso nella mia mente e nel mio palato: il tocco magico sulla zuppa. Cioè una bella e abbondante grattata di Pecorino Romano e pepe nero a concludere il piatto, frutto delle esperienze lavorative italiane del cuoco. Passato qualche anno, quando è arrivato il momento di studiare i piatti per il nostro ristorante in apertura, uno è stato sicuramente il primo a nascere: la nostra cacio, pepe e coda. Un mix che fonde le nostre origini italiane con uno dei tanti primi piatti tradizionali più famosi con, alla base, un ragù bianco aromatico di coda di manzo, cotta lentamente e sfilacciata a mano, con un leggero tocco affumicato. Spaghettoni cacio, pepe, coda Ricetta per 6 persone per il ragout bianco di coda 400 g coda di manzo cruda tagliata a pezzi 1/2 cipolla 1 carota 1 gambo di sedano 2 rametti di prezzemolo 2 rami di timo 2 chiodi di garofano 60 g fondo bovino ridotto per la cacio e pepe affumicata 172 g Pecorino romano DOP 64 g Parmigiano Reggiano 22 mesi 200 g acqua di cottura delle croste di Pecorino e Parmigiano affumicate 500 g Spaghettone Monograno Matt Felicetti PROCEDIMENTO Inserire tutti gli ingredienti per fare il ragout bianco in un sacchetto sottovuoto da cottura, sigillare e cuocere a 82°C per 48 ore. Una volta cotta, sfilacciare la coda con le mani separando fibra per fibra e scartando ossa e cartilagini. Filtrare e ridurre il succo ottenuto, mescolarlo alla coda sfilacciata, salare e pepare. Tagliare e grattugiare il Parmigiano e il Pecorino. Affumicare le croste scartate in un contenitore in acciaio chiuso con il coperchio, bruciando una decina di volte bacche e rami di ginepro. Fare un brodo con sola acqua e croste affumicate. Frullare il parmigiano e il pecorino grattugiati con 200 g di brodo affumicato ottenuto, pepare con abbondante pepe e pepe affumicato grattati. Cuocere gli Spaghettoni per i primi 5 minuti in acqua bollente salata e terminare la cottura per gli ultimi 6 minuti risottandola con il brodo. Una volta passati gli 11 minuti totali, aggiungere nella padella abbondante crema cacio e pepe e impiattare con il ragout di coda sul fondo del piatto.
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torinese di Alpignano, studi all'Università di Scienze gastronomiche a Pollenzo, dopo una serie di esperienze (Combal.zero, Londra...), il 23 maggio 2021 apre con il compagno Lorenzo di Gennaro il ristorante bistrot Between a Rivoli (Torino)
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