17-09-2006

Ritrovo di bontà

Civitella Casanova (Pescara) Accidenti quanto ho mangiato bene in Abruzzo, una regione che vale molto di più di quanto non si è portati a credere guide alla mano. E a poco serve l’autostrada adriatica perché, correndo lungo la costa, tiene lontani i golosoni dai luoghi top che non sono affatto in riva al mare. Per raggiungerne un paio tornano utili le vie che da Teramo e Pescara conducono a Roma, penso a Elodia tra il Gran Sasso e L’Aquila, ma per accomodarsi da altre bisogna armarsi di pazienza. Se poi la meta è il gioiello dei fratelli Di Tiglio, la pazienza deve essere davvero tanta. Il loro Ritrovo d’Abruzzo, che a Natale compirà tre anni, è a circa un’ora di auto da Pescara, sotto il Gran Sasso e sotto la stessa Civitella a cui appartiene. Si sale da Cepagatti e le ultime curve sono lungo una via sterrata che fa tanto sincero ambiente agreste. Quando il ristorante diventerà una locanda, due o tre stanze, non sarà mai troppo tardi. Certo che i piatti mi hanno stregato, pur con le loro imperfezioni, e merita il tempo trascorso perso tra le colline. Rispetto a un pezzo di inizio giugno, Cristhian, il fratello che cucina (a Mirko si deve invece la cura della sala), ha sposato Cristina D’Andrea, brava a curare i pani e i dessert. La loro è una cucina ricca di spunti e di genialità, una cucina che si nutre delle tipicità dell’Abruzzo di montagna, ben lontana dallo stereotipo tutta pesantezza che purtroppo resiste lontano da questa regione in assoluta crescita qualitativa. A fine agosto che bontà la Fonduta di caprino con quenelle di patate calde, ricotta tiepida, uova di quaglia in camicia e tartufo nero, un piatto che una mano meno felice avrebbe fatto scadere a pastrocchio e che invece conservava i suoi profumi originari, in perfetto equlibrio tra loro. E dopo il Baccalà cotto all’extra vergine, misticanza e passata di patate rosse, l’altra grande preparazione. Un primo: Risotto Acquerello ai fichi, zafferano e tegolini di parmigiano. Pensato giusto la sera prima e scartato il balsamico a favore dello zafferano per contrastare la dolcezza dei fichi, diventerà perfetto una volta ridotto il formaggio. E ancora Ravolini porcini e finferli, Doppia pappardella al pecorino con poricni, tartufo e faraona (unico piatto normale), Chitarrina con fagioli tondini del tavo e guanciale, Filetto di vitello rum e tabacco (notevole, non è un capriccio), Millefoglie di faraona con ovuli e patate croccanti. E per concludere il gioco del Dolce Ritrovo (quattro minidessert) e il Barattolo goloso (idem). Piacere puro e sincero. .

RITROVO d’ABRUZZO
in contrada Bosco 16 CIVITELLA CASAVONA (Pescara)
Telefono: 085.8460019 Cellulare: 328.2134148
Chiusura: martedì Prezzi medi: antipasti 8, primi 8, secondi 14 e dessert 5 euro
Menù degustazione: 35 euro Coperto: 2 euro
Coefficiente di difficoltà: buono, cucina d’autore

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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