Roma, la capitale… E che capitale! Una città che con il suo fascino non finisce mai di stupire, fonte d’ispirazione per chiunque la viva o la sogni. Io sono romano di adozione, e la percepisco con sempre più intensità e piacere. In questi dieci lunghi anni di cambiamenti ne ho visti parecchi, e posso affermare che la buona cucina nella città eterna attraversa un grande momento, tra convivialità e voglia di fare bene.

Il bancone da 13 metri del Porto Fluviale, +39.06.5743199, eclettico locale dell'Ostiense che ha preso forma in un vasto ex capannone industriale
Dall'apertura di
Eataly il
dna gourmet ha subito un piacevole mutamento, grazie a questo
concept store molto internazionale, ma dal cuore tricolore: vi si trovano tante eccellenze del made in Italy, ma sopratutto è diventato un crocevia di grandi chef, produttori e addetti ai lavori, che con appuntamenti ed eventi rendono frizzante il luogo dando vita a sempre interessanti scambi culturali...
E’ poi piacevole scoprire che ci sono sempre più locali che vanno oltre i consueti steccati: una formula vincente. Chiamiamole brasserie, bistrot o altro, ma di sicuro sono luoghi divertenti, perché è proprio divertente trascorrere qualche ora all’insegna del buon cibo, gustando materie prime ricercate e godendo di splendidi sorrisi all’accoglienza e di un servizio attento al punto giusto. Io mi diverto spensierato, ad esempio, da Porto Fluviale, zona Ostiense: un locale tutto nuovo, dove i geniali e gustosi cicchetti fanno da traino alla molteplice offerta per buongustai; plauso dunque a Gino e Dany. In zona Prati mi piace molto Romeo, mitico e suggestivo progetto tra Cristina Bowerman, Fabio Spada e i Roscioli: provare per credere, e per poter dire: «Ci sono stato anch'io».

Tra forno e fornello: così viene descritto l'equilibrio del progetto di Romeo, +39.06.32110120, aperto tutto il giorno, dalle 9 alle 24
E ancora, vado volentieri da
Baccano, a pochi metri dalla maestosa Fontana di Trevi,
bistrot mediterraneo che non ha nulla da invidiare a quelli parigini: belli il banco delle ostriche che si affaccia sulla strada e la colorata cucina di
Alessandro Cecere (da capogiro la
Pasta fresca burro e alici), ma applausi anche per la carta dei vini curata da
Fabio Casamassima, che con la sua esperienza sa coccolare dall'inizio alla fine.
Ancora: da napoletano nello spirito, mi diverto da Splendor Parthenopes, a pochi passi dalla rinata piazza Cavour, locale di culto partenopeo con sorprendenti prelibatezze, dalla Pizza, rigorosamente scugnizza, al Fritto di paranza, dagli Spaghetti con il piennolo fino ai dolci campani. Sembra proprio di stare all'ombra del Vesuvio. Per un hamburger all'americana doc, consiglio invece The Perfect Bun: centralissimo, affacciato sul largo del Teatro Valle, offre un ambiente giovane con musica dal vivo.
1. continua