A seguito della mia partecipazione a Parigi nel marzo scorso, l’organizzazione di Omnivore mi ha contattato per partecipare alla trasferta di Mosca. Per me è stato un grande onore. Ho amato questa manifestazione da subito: cosi internazionale, cosi slegata dai soliti cliché che vedono sempre sul palcoscenico i soliti noti della cucina internazionale… Omnivore premia i giovani, li aiuta a uscire dall’anonimato. Non c’è uno cuoco più importante dell’altro: sono tutti sullo stesso piano e hanno tutti le stesse possibilità.

In primo piano, Lorenzo Cogo con il collega moscovita Dmitry Zotov
L’accoglienza al mio arrivo è stata molto calda: nella hall dell’albergo ho trovato gli altri cuochi che partecipavano alla manifestazione, l’organizzazione al completo e alcuni amici venuti da lontano. Per cena, la scelta caduta su un ristorante georgiano: un allegro convivio reso speciale dalla passione di tutti verso la cucina. Insomma, un’atmosfera confortante e magica. Il giorno seguente ci siamo recati al ristorante
Antrykot di
Dmitry Zotov, con il quale avevamo in programma una serata a quattro mani. Definiti alcuni dettagli con
Dmitry, ci siamo dedicati alla preparazione di tutto l’occorrente: Gnocco al kren, Maialino 360° e Cioccolato & Olio.
La sera stessa era in programma il grande party di apertura di Omnivore: pur dovendo alzarmi presto la mattina seguente, non ho rinunciato ad andarci. Martedì 24 aprile, ore 14.30, El Coq in scena a Omnivore Mosca. Il mio intervento ha suscitato molto entusiasmo, soprattutto per il Raviolo dell'Atleta, piatto che riproporrò a Sport your Food a Milano. Devo dire di aver notato parecchie facce piacevolmente impressionate dal raviolo. Era quello che volevo: creare stupore.
Portare le mie conoscenze culinarie in un paese che, pur essendo così ampio e colmo di molte differenti culture, non ha un'identità culinaria definita è stata un’esperienza unica. Ci sono state notevoli difficoltà a livello soprattutto linguistico, ma nonostante ciò sono rimasto stupito dalla calda accoglienza e dalla disponibilità dimostrata dall’organizzazione moscovita. Mi hanno fatto sentire a casa, sempre pronti a condividere i momenti speciali. Quali conclusioni? La verità è che vedo in Omnivore il futuro che all’Italia ancora manca. Un’occasione più unica che rara in cui davvero i giovani, le loro ispirazoni, la loro passione, la loro voglia di emergere e avere l’occasione di farlo, sono al centro dell’attenzione di un’importante manifestazione internazionale.
Consentitemi un ultimo appunto: domenica 6 maggio è il compleanno di
El Coq! Abbiamo organizzato un piccolo party per ringraziare chi ha creduto in
noi e chi ci ha costantemente in quest'anno ricco di impegni e di soddisfazioni. Ci sarà
Paolo Parisi col suo
Myoven,
Riccardo della pizzeria
Ottocento con le sue pizze a base lievito madre, 8 diversi produttori vinicoli da tutta Italia (
Claudio Mariotto,
Gulfi,
Angiolino Maule,
Verdugo,
Brutell,
Le Magnolie,
Carlotto), ostriche, formaggi selezione
Gastaldello, dolci di
Dario Loison, band rockabilly... Il tutto fuori all'aperto.
ps: Open restaurant per giro turistico!