23-09-2013
Foto ricordo per i protagonisti di Identità di Carne ieri al Ratanà a Milano. Si riconoscono, con la polo rossa Gianni Guizzardi, alla sua sinistra, occhiali e pizzetto, Matteo Piffer, in prima fila, con gli occhiali, Lela Rebuffi (il fratello Bruno è al centro, con i basettoni). Il alto il padrone di casa, Cesare Battisti, alla sua sinistra, con gli occhiali, un sorridente Giorgio Damini. Infine Mauro Brun: è il signore tutto sulla sinistra, capelli più sale che pepe
Quando vedi dei bambini e dei ragazzini riempirsi il piatto di cose buone, chiedendo al cameriere cos’è questo e cos’è quello, non puoi non sorridere contento. Un ottimo segno perché Identità di carne, ieri al Ratanà di Milano, ha visto golosi di ogni età mettersi in coda alle tre postazioni, due all’aperto e la terza all’interno, in una domenica di piacevole sole settembrino. Carme, tanta carne, ma non solo carne: il grande tavolo allestito da Cesare Battisti e Federica Fabi vedeva girare pirofile ricolme di cous cous (da applausi per via di quel finocchietto selvatico), tubetti al pesto, una insolita insalata di riso molto pomodorosa, fagiolini bolliti e conditi come uno pensa sia possibile solo in Toscana e altre bontà ancora, dessert compreso, il Cremoso allo yogurt fichi neri e croccante di Luca de Santi.
Marina e il piatto di crudi delle macellerie milanesi di Mauro Brun e Bruno Rebuffi
Prima il crudo grazie a due grandi macellai di Milano, soci da sempre ma che da quattro anni si sono divisi perché, rilevata dal loro maestro, Ercole Villa, la Macelleria Pregiate Carni Piemontesi di viale Brianza, Bruno Rebuffi vi si è trasferito lasciando la casa madre, la bio-macelleria Annunciata in via dell’Annunciata, dove alla cassa troviamo sua sorella Lela (curiosamente vegetariana) e al banco il suo socio Mauro Brun. Un poker nel loro piatto: Crostoni di pane, salsiccia di Bra, fichi neri, pepe, aceto balsamico tradizionale; Tartare di fassona, limoni sotto sale e maionese di peperoni dolci; Insalata novella, semi di girasole, roselline di carpaccio e senape aromatica e, infine, Tonnato di fassona.
Il Roast beef alto con insalata di finferli, sedano e maionese alle nocciole di Giorgio Damini, macellaio ad Arzignano (Vicenza)
Bello vedere proprio Ercole Villa gustare carni che in fondo portano anche il suo timbro. E bello pure sapere dal giornalista Ryan King che si è ritrovato di fronte Cristina Aromando e Savio Bina dopo che qualcuno gli aveva raccomandato il loro bistrot. E poi ecco Daniele Miccione della Gazzetta dello Sport, comprese le pagine golose, magnificare l’olio di sua produzione come è giusto che sia. Poi foto, tante, è scontato ormai, e domande, molte, perché i Damini non passano ogni fine-settimana per Milano e così pure Guizzardi, attento a ogni filo di fumo che si alzava dalle sue griglie.
Arrivederci a domencia 10 novembre, sempre al Ratanà a Milano per Identità Cassoeula
Le cene concertate da Identità Golose in Italia e nel mondo, raccontate da chi c'era
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi