21-11-2017
Joseph Micieli, chef dello Scjabica - cuoco pescatore (e di altre due insegne) a Punta Secca, provincia di Ragusa
Il ridente borgo marinaro di Punta Secca, nella provincia di Ragusa, è balzato agli onori della cronaca, nazionale e internazionale, da quando Salvo Montalbano, ovvero il commissario Montalbano di Camilleri, ha iniziato a sorseggiarvi il suo caffè, dal terrazzo della splendida casa posizionata sulla spiaggia in direzione ponente. Qui lavora un giovane innamorato della vita e della natura che lo circonda, di cui diventa ambasciatore in cucina: Joseph Micieli.
Joseph Micieli
Il suo benvenuto è un piccolo Paninetto con cipolla marinata al campari, maionese di soia e alice fritta, apripista per le papille gustative e scossa emozionale per i succhi gastrici. Si prosegue: un quadro contemporaneo, quasi astratto nella forma, ma di contenuto vivo e concreto, è il crudo di pesce, con alga croccante alla base del piatto, che conferisce al pescato un'ulteriore e intensa spinta iodata. Armonia di consistenze e sapori delle onde.
Crudo di pesce con alga e maionese di soia
Polpo arrosto, spuma di cipolle, pomodoro confit e olio al fumo
Triglia con carota alla soia, senape e foie gras
Colpisce alla parete dietro ai tavoli la scritta "Adele": Joseph ci racconta che lei era una sua cara amica che lo spronava ad aprire un ristorante su una barca che facesse la spola con la vicina Marina di Ragusa. Oggi Adele purtroppo non c’è più, uccisa in un attentato in Bangladesh del quale molto hanno parlato anche le cronache. Vittima fu un gruppo di persone sedute al ristorante. Micieli ha intitolato a loro, a lei (e alla vita, al dono), la sua "barca" con prua verso il Mare Nostrum.
Scjabica lungomare Amerigo Vespucci, Punta Secca (Rg) Tel. +39 0932 1836006 josephmicieli.it
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe 1976, formazione giuridica. Il suo primo lavoro è fare la mamma. Motore della sua vita sono i viaggi e la gastronomia. Viaggiare tra piatti e territori