18-04-2014

Modena secondo Massimo Bottura / 1

Con un racconto in due parti lo chef ci svela gli indirizzi e i posti preferiti della sua città

Oggi ripubblichiamo la prima parte dell'articolo s
Oggi ripubblichiamo la prima parte dell'articolo sulla sua Modena del cuore scritto da Massimo Bottura per la Guida ai ristoranti di Identità Golose, edizione 2014, editore Mondadori. Trattorie, caseifici, pasticcerie, bar, ma anche spirito e anima: lo chef dell'Osteria Francescana (+39.059.210118) ci racconta la capitale estense (foto Brambilla Serrani)

Per me Modena non è la città natale, non è la città in cui sono cresciuto e in cui sono nato. Modena è la città dove ho fortemente voluto vivere e dove ho voluto basare tutto il mio lavoro. Modena è il mio immaginario, il mio passato e il mio futuro, una delle fonti d’ispirazione più importanti per i miei piatti, ma anche il solido sostentamento delle mie materie prime. Credo, infatti, che mai come in un periodo di crisi sia fondamentale per un territorio fare sistema, sostenendosi e supportandosi, cercando di comprare locale e di esportare all’estero l’amore per la propria terra. Non ritengo esista un altro modo se non accorciare la filiera di acquisto e andare a conoscere i produttori, gli allevatori, i casari locali, ma non solo. Trovo che tutte le aziende del territorio debbano fare riferimento le une alle altre, per sostenersi e stimolarsi a vicenda. Questo a Modena succede quasi sempre.

Severino Valisi gestisce insieme alla figlia Debora il bar pasticceria Dondi, famoso a Modena per la bontà del suo gnocco fritto (foto Confraternita del gnocco d'oro)
Severino Valisi gestisce insieme alla figlia Debora il bar pasticceria Dondi, famoso a Modena per la bontà del suo gnocco fritto (foto Confraternita del gnocco d'oro)
Io non perdo mai occasione di ricordare che nel mio sangue scorre aceto balsamico e nei miei muscoli vive parmigiano reggiano. Ma quale modenese non lo fa? Siamo una città orgogliosa e di carattere, che è stata duramente colpita da un terremoto e da una tromba d’aria, ma che continua a non arrendersi, ostinatamente e dignitosamente. Io viaggio molto, ma questo non mi fa perdere di vista il valore della mia terra, anzi… Pensate al progetto che abbiamo presentato qualche mese fa negli States, in tre metropoli: “Vieni in Italia con noi”. Un viaggio per riscoprire i nostri meravigliosi prodotti, dalle Alpi alle isole siciliane, e per rendere il giusto omaggio a chi li realizza. La mia cucina si basa su un imprescindibile rapporto con gli artigiani modenesi, emiliani e italiani in generale. In ogni caso, è un momento delicato per il Paese ma pieno di opportunità: nella mia posizione, trovo giusto prendermi la responsabilità di qualcosa che conosco.

Il bancone del bar Schiavoni, con la lista - che cambia ogni giorno - dei panini che Massimo Bottura considera i migliori della città 
Il bancone del bar Schiavoni, con la lista - che cambia ogni giorno - dei panini che Massimo Bottura considera i migliori della città 
Viaggio tanto per raccontare le nostre storie e quella della cucina italiana. Sarebbe bello se le grandi istituzioni ci dessero una mano… In definitiva continuo a sostenere la necessità di sognare col cuore e le radici nella propria terra. Ora inseguo il nostro rinascimento gastronomico per dare una mano all’Italia, per farla ripartire. Trovo straordinario quello che disse John Kennedy: «Pensa a quello che puoi fare per la tua nazione, non a quello che può fare lei per te». Ora il mio sogno è questo. Se smetti di sognare, sei finito.

Le mie tappe del gusto? La pasticceria Dondi (strada Vignolese 578, +39.059.362248), per iniziare. Qui il gnocco è un vero must, giudicato tra i migliori di Modena, caldo, fumante, all'assaggio fragrante, merita l'attraversamento della città, anche la domenica, tutti in fila per la colazione! Poi il bar Schiavoni, il luogo del panino con la P maiuscola. Sara ha sostituito bene Gianfranco alle redini di questo piccolo mito; i suoi panini sono davvero eccezionali, è il mio posto preferito per fare un pit stop gastronomico. Ancora, amo anche Mon café: a due passi dalla Francescana, un posto ideale per un’ottima colazione, ma soprattutto per una pausa pomeridiana con aperitivo.

1. continua


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