12-11-2025

Osteria, bar à vin o bistrot? Semplicemente Chez Marius!

A Parigi c'è un locale che fonde tutte queste cose, ma senza troppi proclami, grazie alle competenze umane di Dimitri Gris da Belluno e della compagna Huyen Tran Thi Thu da Hanoi, Vietnam

La mise en place di Chez Marius: Terrina in cocott

La mise en place di Chez Marius: Terrina in cocotte (se si avanza, viene lasciata sul tavolo, perché è buona anche fredda), un'ombra de vin e tovaglia a scacchi

Da Venezia, dove si sono conosciuti, eccoli coronare il loro sogno di aprire un bistrot a Parigi. Non è il plot di un romanzo, ma la storia di Dimitri Gris da Belluno e della compagna Huyen Tran Thi Thu da Hanoi, Vietnam. Insieme al socio Annick Aubrée, sono le anime di Chez Marius, un bistrot parigino nel cuore del X arrondissement, vicinissimo alla Gare de l’Est, che punta a essere vivo, vero e soprattutto buono. L’idea è quella di proporre un mix tra osteria e bar à vin, per unire il mangiare e il bere bene in un posto solo. Oggi Dimitri e Huyen hanno due ragazzi che li supportano in cucina, andando ad arricchire ancora di più quella tempesta di idee che si riversa nei piatti. Le ricette nascono da grandi prodotti, con un twist che porta a risolvere delle ricette francesi o classiche con delle equazioni di altri paesi (Corea, Vietnam, Italia, USA,...).

Clam fumè

Clam fumè

La lavagna è scritta a mano e funge da menu per ogni tavolo: si parte con una Clam fumè (cioè una grande vongola), servita con un brodino di guanciale a dir poco umami, per poi passare alla Terrina in cocotte, buona calda o fredda (tipo il polpettone: è fatta con cuori e fegatini di anatra, fagiano, pernice rossa e maiale). Un’icona di Chez Marius è la Tartare su osso, tanto in voga oggi, ma proposta fin dall’apertura (novembre 2017), magari accompagnata da dei Fagioli bianchi al kimchi, che possono benissimo essere un piatto unico. La sete sarà appagata da una selezione di vini naturali, perlopiù francesi, serviti da Dimitri anche come “ombre” (cioè al calice, alla veneta). Un grande luogo di ristoro è tale anche perché sa dove reperire il meglio, senza per forza doverlo fare in casa. Il gelato al gusto Plombier della storica gelateria Terre de Delice ne è l’emblema: realizzato con la frutta candita, ricorda il Malaga, ma in una versione più morbida. Dietro a un pizzico di anarchia, a una simpatia strabordante e a quelle tovaglie bianche e rosse, si nasconde un vero bistrot parigino, dove Huyen e Dimitri si prodigano a diffondere un culto: quello di far star bene chi arriva lì, in quell’incredibile micromondo cosmopolita.


Assaggi

di

Luca Farina

piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella (buona) tavola come creatrice di legami, generatrice di ottimi ricordi e di emozioni vive. Instagram lucafarina88