12-11-2025

Le Follie delle Due Sicilie di D'Auria e Cuttaia a Villa Agrippina a Roma

Follie, il ristorante di Villa Agrippina al Gran Meliá Hotel di Roma, ha ospitato una convincente cena a quattro mani tra lo chef resident, Alfonso D’Auria, e lo chef ospite in quella circostanza, Pino Cuttaia, un momento conviviale chiamato Le Due Sicilie perché il primo è campano, di Gragnano, e il secondo siciliano, di Licata in provincia di Agrigento, tutto accompagnato dai prodotti Pommery, nonché Poggio al Tesoro e Villa Della Torre di Marisila Allegrini.

Il percorso si è aperto con i Canapè dello chef D’Auria, un prologo che ha introdotto la filosofia del Follie, accompagnato da Apanage 1874 Blanc de Blancs – Pommery, brindisi ricercato per aprire il palato e la serata.

Ha fatto seguito la Crème brûlée di polpo di Pino Cuttaia, una preparazione che ha trasformato il mare che divide le Due Sicilie in velluto, unendo dolcezza e profondità. In abbinamento Champagne Cuvée Louise Nature 2006 – Pommery, espressione pura di finezza e profondità.

La Sfogliatella riccia con agnello sfilacciato, mousse di Provolone del Monaco e le sue animelle, nella foto sotto, ha raccontato invece la Campania delle feste e delle strade antiche, reinterpretata da D’Auria con eleganza e un tocco di coraggio. Ad accompagnare la mediterranea vitalità della sfogliatella, Il SoloSole 2021 – Poggio al Tesoro.

Al momento del primo piatto, fondamentale in ogni pasto italiana, il ripensare una bandiera assoluta del nostro paese e della stessa Sicilia: la Norma, ribattezza  Fuori norma. Portava la firma di Cuttaia, la celebrazione dell’istinto e della sua libertà, una proposta che ha spezzato gli schemi, come le storie dei popoli che hanno attraversato l’isola. E’ toccato al Valpolicella Classico 2024 – Villa Della Torre esaltarne la freschezza e il carattere conviviale.

D’Auria ha invece rivissuto una bandiera della sua terra: la Genovese di mare, il Tonno alla genovese, quando tradizione partenopea incontra il mare, un piatto che parla di contaminazioni e di quella città di Napoli crocevia di mondi. In abbinamento, il Valpolicella Superiore 2021 – Villa Della Torre, complesso e raffinato.

Il percorso si è concluso con il Caffè e anice, preludio aromatico a La nuova cassata di Pino Cuttaia: un dolce con il quale Cuttaia ha reinventato il classicissimo dessert isolano con grazia e stupore. A chiudere Champagne Dry Elixir – Pommery, un finale dolce e luminoso, come un tramonto sul Golfo di Napoli. Il tutto vissuto a Roma.


Assaggi

di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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