01-01-2019

Un Finale Amaranto

A Finale Ligure, il locale guidato da Isabella Lipartiti e Daniele Mercandelli offre un piacevole ristoro a tutte le ore

L'esterno di Amaranto Bistrot

L'esterno di Amaranto Bistrot

Lo scenario è la Liguria, più precisamente Finale Ligure, ancor più precisamente Finalborgo. È uno splendido borgo medievale, all’interno di Finale, con alte mura esterne, viottoli, oggi vetrina di artigiani e negozianti, intervallati da piazzette, ognuna con un dettaglio inaspettato.

Ne è esempio la Basilica collegiata di San Biagio, dalle mura austere e poco decorate dell’esterno, in contrapposizione allo sfarzo degli affreschi e delle decorazioni architettoniche barocco/rococò delle tre navate. Riempiti gli occhi di bellezze, anche la pancia vuole la sua parte e l’Amaranto Bistrot, ai piedi del borgo, è pronto a soddisfare ogni necessità.

Luminarie romantiche e qualche tavolino all’esterno, dal profumo francese, per poter ammirare il borgo anche da fuori le mura, incuriosiscono i passanti. L’interno è ammaliante, colorato e curato in ogni dettaglio; ogni parete, ogni immagine, ogni sedia e ogni tovaglia o tovaglietta raccontano una storia. E lo stesso accade con i piatti.

Isa, Isabella Lipartiti, è la chef che, dopo un’importante esperienza a Parigi al fianco di Enrico Bernardo e Roberto Rispoli, una stella Michelin, ha deciso, in seguito a un problema di salute che l’ha tenuta lontano dai fornelli, di tornare a casa, raccogliere tutti gli insegnamenti e, insieme al suo compagno Daniele Mercandelli, aprire l’Amaranto Bistrot.

Ma come mai Amaranto? «Oltre ad essere il simbolo dell’amore - spiega Isa - l’amaranto è una pianta speciale: una volta seccata, se rimessa in acqua, riprende vita. Questo per noi ha un significato importante, di forza, continua rinascita ed evoluzione».

Isa e Daniele

Isa e Daniele

Il ristorante stesso rinasce e si adatta in occasione dei diversi eventi che si svolgono al suo interno, adatto ad accogliere progetti musicali, atelier di sartoria e artisti di ogni genere e provenienza. Isa continua con occhi carichi di entusiasmo: «Abbiamo scelto questo locale perché ci ricordava le esperienze parigine, ma allo stesso tempo i bacari di Venezia. Da qui l’idea di creare un luogo caldo, accogliente e poliedrico, dalla cucina semplice, fatta di ricette di famiglia, ma con un pizzico di innovazione».

Il menu, oltre alla tradizione, rispetta i tempi della natura; cambia in base alle stagioni e alle disponibilità dei produttori locali. Tra le proposte di questo periodo spiccano la Focaccia di Recco e crudo o La toscana, lardo all’aglio, rosmarino; in piatti così semplici, la qualità del prodotto viene esaltata all’ennesima potenza. I due salumi si sciolgono sui lievitati ancora caldi, croccantissimi, ben salati e positivamente unti.

La toscana

La toscana

Ma il piatto più stupefacente è un “semplicissimo” Polpo con crema di patate: il polpo è pulito e cotto alla perfezione, adagiato sulla crema di patate dalla consistenza di una nuvola. Cotture e condimenti (assolutamente equilibrati e perfetti) rendono il piatto speciale. Un piatto che trasmette la cura e l’impegno che Isa mette nel suo lavoro e nel suo locale, senza lasciare nulla al caso. 

La Pita rustica è invece rappresentante assoluta dell’amore della chef per le spezie e per il mondo orientale. La pita, fine e croccante, fa da letto ad una saporitissima crema di ceci accompagnata da yogurt e spezie miste. 

Amaranto non è solo pranzo o cena, aperto dalle 11 a tarda sera, propone merende a base di torte o panini per uno spuntino veloce; colazioni e apertivi, piadine, estratti, tè o tisane. A decidere cosa meglio abbinare alle leccornie di Isa ci pensa Daniele, addetto al beverage, sempre pronto a consigliare il vino più giusto o far sperimentare i suoi nuovi cocktail.

Anche in questo caso ritroviamo produttori locali, sperimentati in miscelazioni conosciute, ma rivisitate in chiave ligure o comunque innovativa. Un esempio tra tutti il Negroni dell’amico: la ricetta non può essere al momento divulgata in quanto il cocktail è ancora fuori lista, ma merita sicuramente di essere assaggiata.

Polpo con crema di patate

Polpo con crema di patate

E poi Gin Tonic, Spritz come a Venezia (Chardonnay fermo, seltz e Select), diversi tipi di Negroni, creati utilizzando gin di origini regionali diverse e tutto ciò che la fantasia di Daniele riesce a produrre.

È un luogo magico, azzarderemmo incantato, dove il tempo si ferma per lasciare spazio ai profumi e ai sapori creati da due ragazzi giovani e volenterosi, pieni di energia e di idee, che fanno del locale tutta la loro vita e tutti i dettagli che lo decorano ne sono chiara dimostrazione.

Isa e Daniele hanno affrontato le loro grandi e piccole difficoltà, ma ne sono usciti più forti e più vitali di prima, un po’come l’amaranto. Se passate da Finalborgo, Amaranto Bistrot sarà una tappa decisamente consigliata.

Amaranto Bistrot
Via Domenico Brunenghi, 337
Finale Ligure (Savona)
+39.347.1185039
Prezzi medi: cocktail 7, insalate 8, piatti 14 euro


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Stefania Oggioni

triestina di nascita, milanese di adozione, è appassionata di buon cibo e buon vino. Lavora a Identità Golose

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