30-03-2017
Marco Ducoli, chef dell'Osteria del Cantinì dal 2010, insieme a Yoji Tokuyoshi, già sous chef di Massimo Bottura e oggi alla guida del suo ristorante milanese
«Siamo un’osteria, non un ristorante, e ci teniamo a ricordarlo». E’ così che Matteo Rivadossi, proprietario de l’Osteria al Cantinì di Borno (Brescia), definisce il suo locale. La roccia camuna, alternata alle pareti da oggetti di design in contrasto con i forti riferimenti alla montagna, racchiude il sogno di questo gruppo di giovani imprenditori. Al comando troviamo Matteo e la sorella Francesca, responsabile amministrativa e di sala, che ha da sempre appoggiato il progetto del fratello. Entrambi sempre pronti a rispondere alle esigenze del cliente e a dedicargli attenzioni e accortezze come se fosse l'unico invitato a tavola. Il tutto è reso possibile dalla “passione spasmodica” dello chef Marco Ducoli, presente all’Osteria dal 2010, e dal giovane sous chef Gabriele Zucchelli, immancabile braccio destro. Sono infatti loro ad ideare le varianti del menu, sempre stagionale e fortemente legato alla tradizione.
La sala dell'Osteria pronta per una serata speciale
«Mi ritengo una persona dalle mille idee, spesso fuori dal coro», dice lo chef, e di certo la carta non gli dà torto. I prodotti locali vengono valorizzati da ricette dal sapore internazionale, come il Risotto con polline e Roquefort e la Trota salmonata con riso venere, verdure e curry; ricette che permettono di differenziarsi da alcuni ristotanti della Valle, improntati sì sulla tradizione ma spesso un po' troppo statici.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
triestina di nascita, milanese di adozione, è appassionata di buon cibo e buon vino. Lavora a Identità Golose