Stefano Guizzetti
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Umberto Montano, a destra, con il sindaco di Milano, Beppe Sala, alla presentazione del nuovo Mercato Centrale di Milano, apertura prevista l'8 aprile. Montano sarà tra i protagonisti di Identità Milano 2020
Sarà sul palco a Identità Milano 2020 (nella sezione Identità di Sala, domenica 8 marzo alle 15,20, sala Gialla 1, a parlare di "Ristorazione e hôtellerie in viaggio" con Luca D’Alba di Autogrill e Roberto Bonomini di Costa Crociere). Ma a Milano, circa un mese più tardi, sarà protagonista anche dell'attesissima inaugurazione di Mercato Centrale, alla Stazione Centrale. Parliamo di Umberto Montano. Ecco un suo profilo e quanto ha raccontato ai nostri taccuini.
«È una bella emozione aprire ufficialmente questo nuovo capitolo della storia di Mercato Centrale. Anche qui a Milano il nostro progetto si fa luogo di incontro tra il cibo buono e la cultura. Sono sicuro che la squadra che debutterà a Milano, di cui io vado molto fiero, saprà sorprendere clienti, critici e appassionati». Parole e musica di Umberto Montano, personaggio che - prima ancora di parlare più a lungo della prossima inaugurazione meneghina - val la pena raccontare.
Umberto Montano
Nel 2014 la svolta della vita, con l’idea e la successiva realizzazione del format Mercato Centrale, di cui è presidente del consiglio di amministrazione. La prima apertura - 23 aprile 2014 - è a Firenze, sopra il mercato giornaliero, cui seguono Roma – nella Stazione Termini, nel 2016 – e Torino, nel 2019. Ora Milano. Taglio del nastro fissato, salvo imprevisti, l'8 aprile 2020: oltre 25 botteghe di artigiani del cibo saranno ospitate in circa 4500 mq, in un’area in fase di riqualificazione della Stazione Centrale, lato piazza IV Novembre, vetrine buie da anni nonostante da quelle parti transitino 350mila passeggeri ogni giorno, 140 milioni l’anno.
Il primo Mercato Centrale, quello di Firenze...
...e il secondo, a Roma. Poi è arrivata anche Torino, ora Milano
Dalle 7 del mattino a mezzanotte ci saranno un piccolo mulino, un caseificio, un mercato di prodotti biologici, un ampio spazio dedicato al pesce, due macellerie (una solo di carne chianina), un’enoteca, un fiorista, un chiosco di frutta verdura e frullati, ristoranti dedicati alla cucina cinese e al barbecue all’americana... Luoghi del gusto anche contro il degrado che affligge la zona da decenni: una scommessa importante, per l'amministrazione milanese («Uno degli impegni che ci siamo presi era la riapertura dei lati della stazione. Su piazza Luigi di Savoia il risultato è stato ottenuto l’anno scorso e a breve sarà aperto questo spazio verso IV Novembre», parola dell’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran). Oltre che per il patron Montano.
Gli spazi dove sorgerà il Mercato Centrale a Milano, nella struttura della Stazione Centrale, lato piazza IV Novembre
Il Mercato Centrale, che offre ai visitatori la possibilità di assaggiare differenti prodotti proposti e cucinati da chi li vende e ne è un esperto (quindi la bistecca cotta e servita dal macellaio, il fritto di pesce preparato sul momento dalla pescheria, ecc…), ha l’obiettivo di salvaguardare professionalità e porre gli artigiani al centro dell’attenzione e, perché no, del business. «L’entusiasmo è naturalmente stato uno dei principali motori che mi ha mosso in questa impresa e l’ispirazione l’ho trovata pensando alla mia esperienza personale. Nel paese in cui ho trascorso la mia infanzia, per esempio, c’era una pasticceria (e c’è tuttora!) che produceva un solo dolce che si chiamava… Il dolce! Ogni giorno davanti alla porta del negozio si radunava una piccola folla per comprarlo e anche se si trattava di un’idea semplice era di una grandezza e qualità assoluta. Io sono innamorato del prodotto, tutto qui».
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Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola