24-12-2011
Milano food&wine: ecco i piatti
Scelti i cuochi per il festival meneghino dal 4 al 6 febbraio 2012. Sotto la regia di Chicco Cerea
Un particolare del collage di Manuel Crippa dedicato ai cuochi che animeranno, con le loro sapienze e le loro preparazioni, le tre giornate della prima edizione del Milano food&wine Festival. Si riconoscomo, da in alto a sinistra verso il basso, Massimo Bottura, Simone Padoan, Emanuele Scarello, Rodrigo Oliveira, Pietro Zito, Moreno Cedroni, Ugo Alciati, Gian Pietro e Giorgio Damini, Chicco e Bobo Cerea, infine Antonio Di Nunno
Alice Delcourt, cuoca francese trapiantata a Milano dove è responsabile dell'Erba Brusca. Al Milano food&wine Festival presenterà lo Sgombro affumicato su un cous cous di frutta ed erbe, affumicato con foglie di tè nero
Cesare Battisti, chef e socio del ristorante Ratanà a Milano, una mano felice con il risotto che al festival presenterà come Riso, latte di capra, Grana Padano, vaniglia, pepe nero e carciofi croccanti
Foto Brambilla - Serrani
Claudio Sadler, chef e patron del Sadler sui Navigli a Milano. Sabato 4 febbraio 2012 sua la Crema bruciata di baccalà mantecato e spuma di patate alla birra Doppio malto
Foto Maurizio Camagna
Davide Oldani, chef e patron del D'O a Cornaredo alle porte di Milano. Sarà lui a firmare al Festival il Riso alla carbonara
Foto Brambilla - Serrani
Pietro Zito , suo il ristorante Antichi Sapori a Montegrosso d'Andria, e Antonio Di Nunno, motore della Locanda Di Nunno a Canosa di Puglia. Assieme prepareranno la Passata di carciofi freschi con crostone di focaccia di grano arso e ricotta ovina acida
Foto Brambilla/Serrani e Paolo Marchi
Rodrigo Oliveira, anima del ristorante Mocotò a San Paolo, dove la caipirinha è sempre strepitosa. Rodrigo porterà a Milano una certezza del Brasile: Stufato di fave, verdure e costine di maiale - Fava beans stew, vegetables and stuffed pork ribs
Massimo Bottura, chef e patron dell'Osteria Francescana a Modena, ristorante che il 1° gennaio chiuderà per ristrutturazione della cucina e riaprire la sera di lunedì 6 febbraio... Pasta e fagioli con croste di Grana Padano e l’osso del Prosciutto di Parma, il suo piatto a Milano
Foto Brambilla - Serrani
Simone Padoan, pizzaiolo, titolare dei Tigli a San Bonifacio in provincia di Vicenza, inventore della pizza gourmet, il 5 febbraio proporrà L’orto d’inverno, pizza dedicata alla pausa pranzo
Foto Brambilla - Serrani
Beniamino Bilali, pizzaiolo, suo il Berberè Light Pizza&Food a Castel Maggiore in provincia di Bologna, metterà la sua firma sulla Pizza con-fusione, con fagioli, pancetta di mora e neve di rosmarino
Ugo Alciati, chefche si divide tra la cucina di Guido a Pollenzo - Bra e la supervisione del pianeta ristorazione a Eataly. Lo Stracotto della Granda al cucchiaio su passato di patate di montagna porta il sigillo di garanzia della Famiglia Alciati.
Andrea Aprea, chef napoletano, da pochi mesi trasferitosi a Milano per guidare la cucina del Vun, il ristorante del Park Hyatt, ha pensato a un piatto di Sedani Monograno Felicetti, cime di rapa, cozze, pecorino e bottarga
Foto Monica Assari
Moreno Cedroni, chef della Madonnina del Pescatore a Senigallia in provincia di Ancona e titolare anche del Clandestino (a Portonovo e a Milano), nonché di Anikò, sempre a Senigallia, metterà la sua firma sul Baccalà bianco in oliocottura con finocchio, cocco e daikon
Foto Brambilla - Serrani
Missy Robbins, chef di due ristoranti di cucina italiana a New York, che si chiamano entrambi A Voce. Il suo piatto milanese? Agnolotti ripieni di castagne, fegatini di pollo e rosmarino
Bobo e Chicco Cerea, colonne del Vittorio a Brusaporto in provincia di Bergamo. A Milano caleranno un asso della tradizione della loro terra: Cubo di castrato bergamasco candito, purea di sedano rapa e patate al sale
Foto Brambilla - Serrani
Emanuele Scarello, chef e patron degli Amici in località Godia a Udine, sarà al festival lunedì 6 febbraio con la Zuppa di Picolit, gnocchi di Godia e foie gras d'oca
Foto Brambilla - Serrani
I fratelli Gian Pietro e Giorgio Damini sono le colonne di Damini macelleria&affini ad Arzignano in provincia di Vicenza da dove arriveranno con la Battuta di Limousine Damini al coltello e i Damburger, l’hamburger secondo il Damini-pensiero
Foto Wowe
Cristina Bowerman, chef e socia di Glass Hostaria a Trastevere a Roma, proporrà alla platea del festival le Tagliatelle di seppie al contrario con ricci di mare
Foto Manuel Zublena
L’ottava edizione di Identità Golose, prevista in via Gattamelata a Milano dalla mattina di domenica 5 febbraio alla sera di martedì 7, sarà preceduta, sotto lo stesso tetto, dal debutto del Milano wine&food Festival, da sabato 4 a lunedì 6. Due eventi cugini che si rivolgono a due pubblici diversi. Identità Milano è un congresso di cucina e pasticceria d’autore che guarda al mondo della ristorazione, aperto ai professionisti come chef e cuochi, pasticcieri e artigiani, produttori e giornalisti, sommelier e ristoratori. Il festival invece nasce dalla collaborazione tra noi di Identità, su tutti Claudio Ceroni e il sottoscritto, e il Merano Wine Festival, la creatura di Helmuth Köcher, da sempre un evento aperto a un pubblico di appassionati conoscitori del grande vino italiano. Così sarà anche nel capoluogo lombardo.

Helmuth Köcher, il Merano Wine Festival è tutto aopera sua, ogni mese di novembre nella deliziosa cittadina in provincia di Bolzano
La kermesse, un incredibile temporary restaurant, occuperà più di 1400 metro quadri, uno spazio perfetto per accogliere
100 cantine (e i loro 300 vini in degustazione) e due cucine professionali alle quali si alterneranno una
ventina di cuochi, pronti a proporre altrettanti piatti d’autore. Vini e cibi divini sotto la supervisione di
Enrico Cerea che cucinerà lunedì assieme con suo fratello
Bobo. Sempre assieme, ogni pomeriggio i
Cerea allestiranno un banco dei sogni più dolci come avviene nel fine-settimana nel loro locale a Brusaporto in provincia di Bergamo.
In ultimo, alcuni dati pratici: i biglietti sono in vendita attraverso il sito di Ticketone, costano 30 euro e danno diritto alla libera degustazione dei vini. Quanto ai piatti, ogni porzione 10 euro.
Alice Delcourt, cuoca francese trapiantata a Milano dove è responsabile dell'Erba Brusca. Al Milano food&wine Festival presenterà lo Sgombro affumicato su un cous cous di frutta ed erbe, affumicato con foglie di tè nero
Cesare Battisti, chef e socio del ristorante Ratanà a Milano, una mano felice con il risotto che al festival presenterà come Riso, latte di capra, Grana Padano, vaniglia, pepe nero e carciofi croccanti
Foto Brambilla - Serrani
Claudio Sadler, chef e patron del Sadler sui Navigli a Milano. Sabato 4 febbraio 2012 sua la Crema bruciata di baccalà mantecato e spuma di patate alla birra Doppio malto
Foto Maurizio Camagna
Davide Oldani, chef e patron del D'O a Cornaredo alle porte di Milano. Sarà lui a firmare al Festival il Riso alla carbonara
Foto Brambilla - Serrani
Pietro Zito , suo il ristorante Antichi Sapori a Montegrosso d'Andria, e Antonio Di Nunno, motore della Locanda Di Nunno a Canosa di Puglia. Assieme prepareranno la Passata di carciofi freschi con crostone di focaccia di grano arso e ricotta ovina acida
Foto Brambilla/Serrani e Paolo Marchi
Rodrigo Oliveira, anima del ristorante Mocotò a San Paolo, dove la caipirinha è sempre strepitosa. Rodrigo porterà a Milano una certezza del Brasile: Stufato di fave, verdure e costine di maiale - Fava beans stew, vegetables and stuffed pork ribs
Massimo Bottura, chef e patron dell'Osteria Francescana a Modena, ristorante che il 1° gennaio chiuderà per ristrutturazione della cucina e riaprire la sera di lunedì 6 febbraio... Pasta e fagioli con croste di Grana Padano e l’osso del Prosciutto di Parma, il suo piatto a Milano
Foto Brambilla - Serrani
Simone Padoan, pizzaiolo, titolare dei Tigli a San Bonifacio in provincia di Vicenza, inventore della pizza gourmet, il 5 febbraio proporrà L’orto d’inverno, pizza dedicata alla pausa pranzo
Foto Brambilla - Serrani
Beniamino Bilali, pizzaiolo, suo il Berberè Light Pizza&Food a Castel Maggiore in provincia di Bologna, metterà la sua firma sulla Pizza con-fusione, con fagioli, pancetta di mora e neve di rosmarino
Ugo Alciati, chefche si divide tra la cucina di Guido a Pollenzo - Bra e la supervisione del pianeta ristorazione a Eataly. Lo Stracotto della Granda al cucchiaio su passato di patate di montagna porta il sigillo di garanzia della Famiglia Alciati.
Andrea Aprea, chef napoletano, da pochi mesi trasferitosi a Milano per guidare la cucina del Vun, il ristorante del Park Hyatt, ha pensato a un piatto di Sedani Monograno Felicetti, cime di rapa, cozze, pecorino e bottarga
Foto Monica Assari
Moreno Cedroni, chef della Madonnina del Pescatore a Senigallia in provincia di Ancona e titolare anche del Clandestino (a Portonovo e a Milano), nonché di Anikò, sempre a Senigallia, metterà la sua firma sul Baccalà bianco in oliocottura con finocchio, cocco e daikon
Foto Brambilla - Serrani
Missy Robbins, chef di due ristoranti di cucina italiana a New York, che si chiamano entrambi A Voce. Il suo piatto milanese? Agnolotti ripieni di castagne, fegatini di pollo e rosmarino
Bobo e Chicco Cerea, colonne del Vittorio a Brusaporto in provincia di Bergamo. A Milano caleranno un asso della tradizione della loro terra: Cubo di castrato bergamasco candito, purea di sedano rapa e patate al sale
Foto Brambilla - Serrani
Emanuele Scarello, chef e patron degli Amici in località Godia a Udine, sarà al festival lunedì 6 febbraio con la Zuppa di Picolit, gnocchi di Godia e foie gras d'oca
Foto Brambilla - Serrani
I fratelli Gian Pietro e Giorgio Damini sono le colonne di Damini macelleria&affini ad Arzignano in provincia di Vicenza da dove arriveranno con la Battuta di Limousine Damini al coltello e i Damburger, l’hamburger secondo il Damini-pensiero
Foto Wowe
Cristina Bowerman, chef e socia di Glass Hostaria a Trastevere a Roma, proporrà alla platea del festival le Tagliatelle di seppie al contrario con ricci di mare
Foto Manuel Zublena
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