È stato un gran successo, che nelle prossime ore vi racconterà su questo sito direttamente Paolo Marchi, fondatore e curatore di Identità Golose. Intanto, però, vi trasmettiamo le immagini più salienti di Viaggio in Italia, ossia il ritorno a Londra del nostro congresso internazionale di cucina d'autore, già in passato protagonista di eventi di prestigio che hanno trasferito la grande tavola italiana nella capitale inglese.

Claudio Ceroni e Paolo Marchi presentano il Viaggio in Italia
Questa volta a ospitare una selezione tra i migliori nostri chef, sotto l'egida di
Identità, sono stati i mitici grandi magazzini
Selfridges, a Londra, e in particolare lo spazio-ristorante sul
rooftop degli stessi, dove ha sede
alto di
San Carlo Group, vale a dire tra i locali di punta di un colosso da 60milioni di sterline, vero impero della ristorazione italiana di qualità in Inghilterra, forte di 21 insegne sparse per tutta l'isola, oltre a "filiali" a Bangkok, in Qatar, nel Bahrain e a Riyad.
Alto è un luogo troppo affascinante perché non coinvolgesse
Identità Golose in una prestigiosa partnership che è sfociata in una serata speciale, il 27 giugno scorso, e ha visto come protagonisti pezzi da novanta dell'Italia ai fornelli (dell'
haute cuisine).

Aperitivo a base di focacce by Petra - Molino Quaglia che ha siglato tutto il pane di Viaggio in Italia a base di farine macinate a pietra...
Proprio
Identità si è infatti spesa per riunire questa “pioggia di stelle” (Michelin) di talenti culinari, che nell'evento straordinario hanno offerto agli ospiti l'opportunità di vivere un indimenticabile percorso attraverso le più contemporanee interpretazioni dei sapori e delle tradizioni regionali del Belpaese. Sono stati:
Alessandro Negrini e Fabio Pisani de
Il Luogo di Aimo e Nadia, due stelle Michelin a Milano. Subito dopo ci si è trasferiti a Firenze, con la grande
Annie Féolde, coadiuvata dallo
chef de cuisine Alessandro Della Tommasina, direttamente dal tre stelle
Enoteca Pinchiorri.
La terza destinazione del menu è stata invece Roma, con la cucina di
Cristina Bowerman, una stella al
Glass Hostaria. La cena si è quindi diretta poi a Sud verso la
Taverna del Capitano animata da
Alfonso Caputo, a sua volta stella Michelin. La meta finale sarebbe dovuta essere la Sicilia, con
Corrado Assenza di
Caffè Sicilia, bloccato però da un contrattempo.

I piatti. Si è partiti con Cicerchie dei Monti Dauni in crema con taleggio della Valsassina e mosto cotto di fichi by Negrini-Pisani. Incontro ravvicinato fra Lombardia (patria di Alessandro) e Puglia (culla di Fabio). In abbinamento: lo spumante brut Rosamaro da uve negroamaro della salentina Masseria Altemura. Mentre Birra del Borgo, maison reatina di Borgorose, ha presentato La Saracena, con grano saraceno tartarico. Segni distintivi? Tono dorato, schiuma compatta e freschi richiami erbacei

Primo piatto tristellato, targato Pinchiorri: Risotto con gamberi, nervetti di vitello e polvere di liquirizia. In tandem il Calasole by Rocca di Montemassi, realtà maremmana incastonata fra Tirreno e Colline Metallifere. Un vermentino in purezza, dalle note d’agrumi e dalla spina dorsale minerale. In alternativa, L’Equilibrista di Birra del Borgo, una grape ale figlia dell’attrazione fatale fra mondo vitivinicolo e pianeta brassicolo.

Il team dell'Enoteca Pinchiorri: Annie Féolde tra il commis Andrea Mazzi e lo chef Alessandro Della Tommasina

Dopo il riso, i Rigatoni Monograno Felicetti, ripieni di carciofi alla romana, vignarola, bottarga e caviale di alici. Un piatto di Cristina Bowerman. Nel calice, il fruttato e floreale Fiano della Masseria Altemura, nonché con l’Enkir del birrificio di Borgorose. Una birra polposa, resinosa e speziata, che elegge fra gli ingredienti il triticum monococcum

Cristina Bowerman e Alessandro Negrini

Poi sosta in riva al mare. Per assaporare il dentice di capitan Caputo. Preparato in foglia di limone con provola affumicata e uvetta tostata. Nel calice Syrosa, sempre della rocca toscana, il lato pink del syrah. Ma il dentice non disdegna la Keto Reporter, una porter impreziosita da foglie di tabacco Kentucky coltivato in Toscana

Dolce a base di frutta (Assenza bloccato in Sicilia) esaltato dal Prosecco, ma anche dalla Rubus, una fruit ale preziosa di lamponi. Che innescano una fermentazione selvatica, donando alla birra un’evidente acidità

Lungo tutto il viaggio le bollicine di S.Pellegrino e la morbidezza di Acqua Panna