26-05-2015

Aperitivo amaro per l'Italia

In attesa dei 50Best lunedì a Londra, solo un locale italiano tra il 51° e il 100° posto grazie a Scabin 65°

Enrico Crippa, Massimo Bottura, Davide Scabin e Um

Enrico Crippa, Massimo Bottura, Davide Scabin e Umberto Bombana in uno scatto di Paolo Marchi risalente all'edizione 2013 della World's 50Best. Se i primi due cuochi anche quest'anno saranno riconfermati nei primi 50, Scabin (51° nel 2014) perde ancora posizioni (65° oggi), mentre l'Otto e mezzo di Bombana guadagna 5 posizioni (dal 67 del 2014 al 62 di oggi), ma rimane fuori dai 50. Esce invece dai primi 100 il Pescatore di Canneto sull'Oglio, 90° l'anno scorso

Piccola e povera Italia che potrà riscattarsi lunedì 1 giugno, quando a Londra verrà annunciata la lista dei primi 50 classificati nella graduatoria 2015 dei World’s 50 Best Restaurants, ristoranti e non chef anche se i più si concentrano sui cuochi e non sull’insegna in sé.

Poca Italia perché oggi, martedì 26 maggio, gli organizzatori, per la prima volta da quando esiste questo gioco, nel 2002 il debutto, gioco che tanto piace a chi viene preferito e tanto disturba chi viene ignorato, hanno rivelato la seconda parte, quel lato B che in riva al Tamigi rimane sempre in ombra. I 50 Best sarebbero in verità il doppio, cento locali in tutto, ma sai che noia sciorinare così tanti numeri e nomi quando alla fin fine interessano solo i primi dieci? Così andava regolarmente a finire che si dava un’occhiata veloce al resto della lista e morta lì.

Invece oggi la novità, l’annuncio delle posizioni dal 51° al 100° gradino a mo’ di aperitivo di quanto verrà servito tra pochi giorni, quando sapremo se Massimo Bottura, da terzo che è da due edizioni a questa parte, è salito ancora più in alto, secondo o primo come lui si meriterebbe e il paese Italia meno, come sistema.

Caduta libera per il Fat Duck a Bray di Heston Blumenthal, oggi 73° (47° l'anno scorso). C'è attesa però per la sua seconda insegna, il Dinner by Heston di Londra, al numero 5 nel 2014 (foto Daily Mail)

Caduta libera per il Fat Duck a Bray di Heston Blumenthal, oggi 73° (47° l'anno scorso). C'è attesa però per la sua seconda insegna, il Dinner by Heston di Londra, al numero 5 nel 2014 (foto Daily Mail)

Non è oro colato, non è la tavola delle leggi, però ai 50Best votano, invitati dalla rivista inglese Restaurant Magazine, circa 1000 esperti sparsi per il globo intero. Ci sono molti comuni italiani che hanno un numero inferiore di residenti. E chi vota di anno in anno sempre avere più a cuore Bottura che l’alta ristorazione italiana. Due sole insegne questa volta e ben note, e una nemmeno italiana nel senso di trovarsi in qualche angolo dello stivale verde bianco e rosso. Il Combal.zero, chef e patron Davide Scabin, da 51° che era scivola al 65°, mentre l’8 e ½ di Hong Kong, chef l’italianissimo Umberto Bombana, guadagna cinque posizioni ed eccolo 62°. Ma sono briciole.

Dal gruppone, guidato dal Geranium di Copenhagen, che così esce dai 50, è uscito il Pescatore della famiglia Santini a Canneto sull’Oglio nel Mantovano. Era al 90° gradino, tutto nella logica insomma. Meno che non sia entrato nessuno di nuovo al punto che il comunicato ufficiale degli organizzatori non riporta mai la parola Italy e nessuna parola viene spesa per i nostri. Non fanno notizia. Mentre il Canada fa capolino per la prima volta (Joe Beef di Montreal 81°) e la cosa viene giustamente rimarcata come l’ingresso del Nerua di Bilbao al 68° o il crollo verticale del Fat Duck di Heston Blumenthal, un tempo che oggi sembra antico persino primo, e ormai mestamente 73°.

E tanto altro, ad esempio Saison di San Francisco in California era l’insegna da tenere d’occhio ed eccola al 56°, più 13 posti, ma poteva fare di più. Sale anche il madrileno Diverxo, il balzo che più balzo non si può, da 94° a 59°, le tre stelle sono un’ottima benzina. Certo che il suo chef, David Muñoz, disse peste e corna della manifestazione ma forse si scordò di avvisare chi vota di non votarlo.

David Munoz, DiverXo, Madrid in grande ascesa: 59° quest'anno (94° l'anno scorso). Foto Apicius

David Munoz, DiverXo, Madrid in grande ascesa: 59° quest'anno (94° l'anno scorso). Foto Apicius

E l’Italia a livello di primi 50? Lunedì prossimo si partirà da Bottura e l’Osteria Francescana terzi, Crippa e il Piazza Duomo 39°, Massimiliano Alajmo e le Calandre 46°. Crippa e Alajmo lì rivedremo, ma viene difficile pensare che un Niko Romito sia entrato nel lato A se l’edizione scorsa il Reale Casadonna a Castel di Sangro in Abruzzo non era nemmeno 100°. Ma perché sorprenderci? I primi a parlare male dei 50 Best sono gli italiani, in questo perfettamente in sintonia con i cugini francesi. Una certezza però: con Bottura primo la musica cambierà e tutti diventeranno paladini del giocattolo londinese.

La World’s 50 Best Restaurants è sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna, che come è ormai tradizione offriranno la possibilità di assistere in diretta streaming su finedininglovers.com alla cerimonia di premiazione finale che si terrà il 1 giugno alla Guidehall di Londra.


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

Consulta tutti gli articoli dell'autore