29-03-2019
Heinz Beck è tornato sul palco del Congresso di Identità Golose, di cui è un veterano. Con una lezione perfettamente in linea con il tema dell'evento, "costruire nuove memorie" (tutte le foto Brambilla / Serrani)
Il viaggio italiano di Heinz Beck dura dal 1994, anno in cui (appena più che trentenne e senza conoscere una sola parola della nostra lingua) scelse l'Italia dopo la chiamata del Waldorf Astoria Resort "Cavalieri" di Roma per affidargli la gestione del ristorante La Pergola. La sua presenza nella XV edizione del Congresso milanese di Identità, dedicata al tema della costruzione di nuove memorie, è stata l'occasione per ripercorrere almeno in parte questi anni, anche se con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
Con Carlo Passera, caporedattore di Identità, che ha presentato il suo intervento
Ma raccontiamo soprattutto di un quarto di secolo in cui lo chef ha ricostruito la propria memoria, diventando uno dei più grandi interpreti della cucina mediterranea in Italia e nel mondo: «Sono arrivato in Italia e ho dovuto riconsiderare tutto ciò che avevo fatto prima - racconta per introdurre la sua lezione sul palco dell'Auditorium del Congresso di Identità Golose - perché questo è un paese di grande tradizione culinaria e la clientela cercava una tipologia di cucina mediterranea: ero quasi obbligato a mettere in discussione tutto ciò che avevo imparato i sedici anni precedenti in Germania e Spagna. Non si è trattato di un ostacolo, ma di una grande fortuna: ho aperto la mente e capito che bisogna sempre essere aperti al nuovo, senza seguire le mode, ma seguendo il proprio istinto e assecondando la propria strada».
Un ricordo che unisce, che soprattutto definisce e confronta. La memoria è quella dello chef, ma anche quella dei suoi collaboratori (tra sala e cucina sono arrivati alla cifra monstre di 200 dipendenti, molti dei quali lo seguono da decenni): un melting pot di esperienze e frammenti di ricordi convogliati in bocconi di cibo.
Non si vive di solo pane torna in superficie da un ricordo infantile e intimo, un pane semplice di farina acqua e frutta secca che le nonne bavaresi preparavano nel periodo natalizio, una sorta di pan pepato che è la ricetta più antica ancora in uso a La Pergola e servita con i formaggi (taleggio stagionato e molto cremoso) e con il tartufo: è il punto di partenza nel passaggio da una memoria personale ad una collettiva, a una nuova memoria.
Il Boomerang arriva da una memoria a breve termine, dalla comunicazione in velocità di social network e di internet: una pastella di mezzera, farina di riso e caffè ispirata al caffelatte e al rito della colazione mattutina, ripiena di un’emulsione di latte, gel di caffè e tostato leggermente al cannello: tutti i nuovi snack creati per Identità Golose troveranno a breve il loro spazio nei menu dei vari ristoranti.
Visione comune, importanza del singolo e del gruppo, apertura e collaborazione, entusiasmo, scambio di idee ed esperienze, duro lavoro: è questa la strada che porta alle vette della gastronomia mondiale. Heinz Beck ce lo dimostra.
a cura di
abruzzese, classe 1979, nel mondo della comunicazione dal 2001. Negli ultimi anni ha maturato una specie di ossessione per la ricerca continua di cuochi emergenti. Mangia, beve, scrive: di territori e ingredienti, di produttori e cuochi. E scatta tante foto, per non dimenticare nessun particolare